Una ragazza che amava l'Oceano spagnolo, i suoi cani, la vita. Non voleva essere chiamata leonessa e non si sentiva un'eroina nonostante, coi suoi video social, fosse diventata testimone della lotta al cancro col sorriso e avesse denunciato i gravi disagi e ritardi nelle cure dei pazienti oncologici durante la pandemia.
Lo chiamava il suo “calendario d’Avvento”, in uno degli ultimi post su Instagram. Niente cioccolatino, ma una foto di rito il giorno della chemio che apriva, anzi, meglio dire chiudeva, un’altra casellina della lotta contro il cancro al colon. Una storia che Martina Luoni ha sempre sperato di chiudere definitivamente. Dopo tante finestrelle, dopo giorni interminabili passati in ospedale con mascherina e flebo. Il lieto fine non è arrivato nonostante la forza e la determinazione che questa ragazza ha messo nel cercare di vincere la malattia che non le dava tregua da quattro anni.
è l’annuncio dei familiari sotto una foto sul suo profilo,
“ora la sua bussola la porterà a caccia di nuovi tramonti, quelli che ha sempre sognato, sempre con il sorriso sulle labbra che nessuno potrà mai spegnere. Da oggi chiunque guarderà un tramonto si ricorderà della leonessa Martina”.