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Birmania, pastore battista 31enne abbattuto dall’esercito

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DH Saragih I Shutterstock

Église baptiste saint Emmanuel de Rangoun (Birmanie).

Agnès Pinard Legry - pubblicato il 22/09/21

Un pastore battista è stato abbattuto a metà settembre nel Chin, regione confederata dell’ovest della Birmania. A sparare l’esercito.

La repressione perpetrata dall’esercito in Birmania supera una nuova soglia: un pastore battista è stato abbattuto, a metà settembre, nello stato del Chin, nell’Ovest del Paese. A darne l’annuncio è stata la Convenzione Battista della zona. Da alcune settimane, l’esercito intensifica i suoi attacchi contro i civili, in questa regione globalmente cristiana. L’ultimo attacco militare, del 18 settembre, ha comportato la distruzione di quasi venti case mediante colpi di artiglieria nel cantone di Thantlang (nello Stato federale di Chin). 

Il pastore Cung Biak Hum, 31 anni, è stato abbattuto da soldati mentre andava a dare una mano nell’estinzione di un incendio appiccato a una casa coinvolta nei bombardamenti, riporta UCA News. Condannando l’omicidio del pastore, la Convenzione Battista dello stato Chin ha pure rivelato che al defunto è stato tagliato l’anulare per rubargli la fede. Così ha denunciato l’organizzazione: 

L’attacco militare contro le chiese, l’occupazione delle chiese e la distruzione dei beni della chiesa, e il bombardamento delle case dei civili, e un insulto alla religione e ai credenti. 

Un vasto movimento di disobbedienza civile, nato dopo il colpo di stato del 1º febbraio 2021, viene duramente represso dall’esercito. Circa mille civili sarebbero stati uccisi a partire da allora, ha stimato a metà agosto la ONG Assistance Association for Political Prisoners (AAPP). 

Sul posto, le chiese continuano come possono a servire i bisogni spirituali e materiali della popolazione, e proprio perché la Chiesa sostiene i più vulnerabili, gli sfollati e i più deboli (senza distinzione alcuna), essa è regolarmente nel mirino dall’esercito birmano – soprattutto nei suoi edifici e nelle persone dei suoi preti e delle sue religiose. 

In un paese che in totale conta a malapena il 6% di cristiani (e meno del 3% di cattolici), la Chiesa cattolica ha evidentemente un ruolo limitato, ma ci tiene ad assumerselo. 

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio] 

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