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Non è stato pubblicato alcuno studio scientifico che mostra come i vaccini provochino il cancro

VACCINATION

PhotoAdventure Studio | Shutterstock

Catholic-factchecking.com - pubblicato il 22/09/21

Catholic Fachtchecking.comha ricevuto la segnazione di un sito web che pubblica le dichiarazioni di un uomo che si identifica come Vladimir Zelenko e viene presentato come medico, in cui si afferma che è stato pubblicato un articolo che mostra come i vaccini contro il Covid-19 aumentano il rischio di sviluppare il cancro. È FALSO.

Una ricerca negli archivi di PubMed non fa emergere alcun articolo di questo genere, e le associazioni oncologiche raccomandano anche la vaccinazione dei malati, tranne nei casi in cui è controindicato.

“Proprio la settimana scorsa, è stato pubblicato un documento che mostra come [il vaccino contro il Covid-19] aumenti il rischio di cancro”, si legge.

PubMed, il più grande archivio mondiale di letteratura biomedica, registra 235 risultati quando si cercano i termini “vaccino”, “Covid-19” e “cancro” nel testo di un articolo. Nessuno degli studi scientifici risultati indaga sulla possibilità che un effetto collaterale dei vaccini sia un più alto rischio di sviluppare un tumore.

Quello che viene registrato è un raro effetto collaterale negativo (tra uno su 100 e uno su 1000 vaccinati), l’infiammazione dei linfonodi. Uno dei risultati del motore di ricerca avverte del possibile rischio di confondere questa reazione – particolarmente frequente nella zona ascellare – con un tumore e di “complicare la gestione dei pazienti affetti da cancro”. L’effetto collaterale può essere facilmente scambiato per una metastasi ai linfonodi, e ci sono stati casi in cui il linfonodo è stato rimosso per via della confusione nei pazienti malati di cancro vaccinati di recente.

Proprio per evitare questa confusione, la raccomandazione dell’American Cancer Societyper chi ha avuto o ha il cancro è “parlare con il proprio team di assistenza sanitaria se si è programmato di effettuare un test di imaging (come la risonanza magnetica o la tomografia computerizzata) nelle settimane successive alla vaccinazione”, perché può essere necessario rimandare il test “di modo che i linfonodi gonfi derivanti dal vaccino non vengano confusi con il cancro”.

La vaccinazione è raccomandata

La maggior parte degli studi trovati dal motore di ricerca PubMed ha a che fare con il dibattito sul fatto che la gente affetta da tumore o sottoposta a trattamento dovrebbe essere immunizzata contro il Covid-19. Secondo la American Cancer Society, il rischio è collegato soprattutto all’inoculazione di virus attenuati: “Questi virus vivi non provocano problemi a persone con un sistema immunitario sano, ma possono non essere sicuri per chi lo ha indebolito, e quindi i vaccini con virus vivi in genere non sono raccomandati ai pazienti affetti da cancro”.

Ad ogni modo, nessuno dei vaccini approvati finora sia negli Stati Uniti che in Europa sarebbe di questo tipo.

Un’altra questione è l’efficacia dei vaccini anti-Covid nei pazienti malati di cancro, che potrebbe essere alterata. Secondo ilNational Cancer Institute statunitense, “in genere i medici raccomandano ai pazienti malati di cancro di vaccinarsi per proteggersi da infezioni con sindome respiratoria acuta grave tipo 2 coronavirus (SARS-CoV-2), il virus che provoca la malattia da coronavirus 2019 (Covid-19). Alcuni malati di cancro possono però non essere protetti come le persone che non ne sono affette.

Certi Paesi hanno infatti autorizzato la somministrazione di una terza dose di vaccino per rafforzare l’immunità, come anche in altri gruppi a rischio con sistemi immunitari indeboliti.

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