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Le quattro teste di Giovanni Battista (FOTO)

John the Baptist;CARAVAGGIO

Public Domain

Daniel R. Esparza - pubblicato il 10/10/21

Ci sono almeno quattro reliquie ritenute la testa di Giovanni Battista. Una di queste si trova in una moschea

Tutti e quattro i Vangeli canonici (e anche l’apocrifo “vangelo dei Nazareni”) presentano Giovanni Battista come un predicatore itinerante simile a un eremita che viveva nel semi-deserto vicino al fiume Giordano all’inizio del I secolo. Nella maggior parte delle tradizioni cristiane, Giovanni Battista è noto come “ultimo profeta dell’Antico Testamento”, “precursore di Cristo” o “profeta glorioso”. Viene anche menzionato cinque volte nel Corano, e i musulmani lo riveriscono come profeta (profeta Yahya), che annunciò l’avvento di Isa ibn Maryam – Gesù figlio di Maria.

Non stupisce che una delle teste considerate quella del Battista sia preservata in una grande moschea di Damasco, la moschea Omayyade.

La Scrittura cristiana racconta che Giovanni venne condannato a morte e poi fatto decapitare da Erode Antipa verso l’anno 30, dopo che Giovanni lo aveva rimproverato per aver divorziato dalla moglie Fasaeli e aver poi preso in moglie illegalmente Erodiade, che in predecenza era stata sposata con suo fratello, Erode Filippo I. La testimonianza dei Vangeli è richiamata da Flavio Giuseppe, che menziona Giovanni anche nelle Antichità Giudaiche e afferma che venne giustiziato per ordine di Erode Antipa nella fortezza di Macheronte, sulla collina di Madaba, in Giordania, a una ventina di chilometri dalla riva orientale del Mar Morto.

I Vangeli di Matteo (Mt 14, 1-12) e Marco (Mc 6, 14-29) registrano che Erode Antipa inizialmente non voleva uccidere Giovanni perché era un uomo santo, ma dopo che la sua figliastra, Salomè, danzò per lui alla sua festa di compleanno, disse alla ragazza che le avrebbe dato qualunque cosa avesse desiderato. Spinta dalla madre, risentita perché Giovanni aveva criticato il suo matrimonio, la figlia di Erodiade chiese su un vassoio la testa di Giovanni Battista.

È l’ultimo riferimento alla testa del Battista, almeno da parte delle fonti canoniche. Flavio Giuseppe non dice dove venne seppellito Giovanni (in realtà non dice nemmeno che venne decapitato). Sappiamo dal Vangelo di Matteo che i discepoli di Giovanni “andarono a prenderne il corpo e lo seppellirono; poi vennero a informare Gesù” (Mt 14, 12). Una delle tante tradizioni dice che Giovanni venne seppellito a Sebastia, un villaggio palestinese noto per essere uno dei luoghi più antichi della regione ad essere stato abitato in modo continuativo. Almeno quattro diverse tradizioni indicano altrettanti luoghi come quelli in cui si troverebbe la testa del santo decapitato: Roma, Amiens, Monaco e Damasco.

Come altre reliquie cristiane quasi leggendarie (pensate, ad esempio, al Santo Graal o alla Lancia di Longino), la testa di Giovanni Battista acquistò rapidamente uno status quasi mitico per via dell’importanza del profeta non solo per i cristiani, ma per tutti i credenti nelle religioni monoteiste abramitiche.

Vari monasteri di Istanbul, Egitto e Montenegro, tra gli altri, sostengono di ospitare delle reliquie del Battista. Il suo braccio destro e la mano destra, con cui battezzò Gesù, sono conservati nel Museo del Palazzo di Topkapi, a Istanbul. Si dice che la testa del Battista che viene conservata oggi ad Amiens si trovasse originariamente a Istanbul (all’epoca Costantinopoli) insieme al braccio destro, ma che il noto crociato Wallon de Sarton l’abbia portata con sé in Francia nel 1206. Per ospitare la reliquia venne costruita la cattedrale di Amiens, che divenne subito una nota meta di pellegrinaggio. E questa è la testa numero 1.

RELIQUE DE SAINT JEAN BAPTISTE

Anche la basilica minore di San Silvestro in Capite, a Roma, ospita una testa del Battista. La chiesa, dedicata a Papa Silvestro I (da cui “San Silvestro”) venne costruita nell’VIII secolo come santuario per ospitare le reliquie di santi e martiri originariamente collocate in varie catacombe romane. Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, la definizione “in capite” non si riferisce alla testa del Battista. La parola “capite”, che in Latino indica davvero la testa, può essere tradotta anche in molti altri modi, e in questo caso significa primo o capo, riferendosi al titolo di Silvestro I. La presunta testa del Battista si trova in una cappella a sinistra dell’ingresso principale della basilica. E questa è la testa numero 2.

La terza presunta testa del Battista è custodita non in una chiesa, ma nel Residenz Museum di Monaco, in Germania. La Residenza è stata aperta al pubblico come museo dal 1920, ed è considerato uno dei più importanti musei europei. L’edificio apparteneva ai membri della Casa di Wittelsbach, che governarono la Baviera prima come duchi, dal XVII secolo in poi come elettori e dal 1806 al 1918 come re. Uno di questi duchi, Wilhelm V di Baviera, alla metà del XVI secolo collezionò molte reliquie, tra le quali la testa del Battista.

La quarta testa si trova nella moschea Omayyade, più nota come Grande Moschea di Damasco. Situata nella Città Vecchia, è una delle moschee più grandi e antiche del mondo, e il quarto luogo più sacro dell’islam per via delle sue implicazioni storiche ed escatologiche. I musulmani, infatti, credono che sia il luogo in cui Gesù tornerà prima della fine dei tempi, e il mausoleo che contiene la tomba di Saladino è in un piccolo giardino vicino al muro settentrionale della moschea. Dopo la conquista musulmana di Damasco nel 634, la moschea venne costruita sul sito in cui si trovava una basilica cristiana dedicata a Giovanni Battista in cui, secondo la tradizione, veniva conservata la testa del Battista stesso.

Una scoperta relativamente recente, tuttavia, sembra contraddire queste quattro rivendicazioni. Nel 2010, degli archeologi bulgari hanno trovato un reliquiario contenente alcune ossa nelle rovine di un monastero medievale a Sveti Ivan (“San Giovanni” in Bulgaro), un isolotto sulla costa della Bulgaria, sul Mar Nero. Visto che un monastero costruito successivamente venne dedicato a Giovanni Battista, i ricercatori hanno suggerito che si trattasse probabilmente delle reliquie del santo. La datazione al radiocarbonio e i test genetici hanno rivelato che le ossa appartenevano a un uomo vissuto in Medio Oriente nel I secolo. Non ci sono ad ogni modo prove certe del fatto che si possa trattare dei resti di Giovanni Battista.

Scorrete la galleria fotografica per scoprire come la decapitazione di Giovanni Battista è stata rappresentata nell’arte cristiana.

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