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Quando l’ultimo Presidente cattolico incontrò il Papa

Jill and Joe Biden

OSSERVATORE ROMANO | AFP

Padre Patrick Briscoe - pubblicato il 28/10/21

John F. Kennedy è stato il primo Presidente cattolico degli Stati Uniti – e solo il terzo Presidente USA in carica – a incontrare il Pontefice

La fede cattolica dell’allora senatore John F. Kennedy fu un fattore notevolmente controverso durante le elezioni presidenziali statunitensi del 1960. L’intellighenzia liberale criticava Kennedy per la visione della Chiesa sul controllo delle nascite e sull’economia, mentre i fondamentalisti vecchio stampo attaccavano il papato e le convinzioni cattoliche.

In questo contesto, John F. Kennedy pronunciò un noto discorso a Houston, in Texas. Di fronte a centinaia di ministri protestanti, sottolineò il proprio punto di vista sulla sua fede cattolica, sulla fede nell’esercizio di un incarico pubblico e sulla natura della religione negli Stati Uniti in generale.

“Non sono il candidato cattolico alla presidenza”, dichiarò nel suo discorso. “Sono il candidato del Partito Democratico alla presidenza, che guardacaso è anche cattolico. Non parlo per la mia Chiesa su questioni pubbliche, e la Chiesa non parla per me”. Kennedy promise anche di governare in base a “quello che la mia coscienza dice che sia l’interesse nazionale”. Rinnegò poi con decisione qualsiasi ipotesi per cui sarebbe stato influenzato da un’autorità religiosa o guidato dalla sua fede nelle questioni di politica pubblica.

Tutto questo rende molto più interessante il fatto che Kennedy sia anche stato il primo Presidente cattolico degli Stati Uniti – e solo il terzo Presidente USA della storia in carica – a incontrare il Pontefice.

La morte di Giovanni XXIII

Appena un mese prima che Kennedy pianificasse un viaggio in Italia che avrebbe incluso una visita in Vaticano, Papa Giovanni XXIII morì improvvisamente il 3 giugno 1963. Giovanni XXIII voleva donare a Kennedy una copia firmata della sua enciclica Pacem in terris, che venne poi consegnata in modo postumo al Presidente dal cardinale Cushing di Boston. La morte del Pontefice interruppe i lavori del Concilio Vaticano II e rese incerto il viaggio presidenziale.

Il 21 giugno, tre settimane dopo la morte del suo predecessore, venne eletto Papa Paolo VI, che acconsentì a incontrare il Presidente Kennedy. Quest’ultimo, per rispetto nei confronti degli eventi che circondavano l’elezione del nuovo Pontefice, pensò di cancellare del tutto il viaggio. Alla fine, si decise che sarebbe atterrato a Milano per poi procedere verso Roma, dove sarebbe stato ricevuto dal nuovo Pontefice.

Protocolli e altro

Una volta confermato l’incontro sorsero altre domande. Kennedy avrebbe osservato il protocollo tradizionale, inginocchiandosi e baciando l’anello papale? L’udienza si sarebbe svolta in una lingua straniera?

Non era solo una questione di osservare i giusti protocolli, visto che nemici politici di Kennedy avrebbero avuto molto materiale a disposizione grazie alle fotografie del Presidente degli Stati Uniti che si inginocchiava davanti al Supremo Pontefice di Roma.

Paolo VI risolse tutti i problemi tendendo la mano per una stretta cordiale a Kennedy, che si avvicinò a lui salutandolo calorosamente.

Il Santo Padre sottolineò in seguito la natura positiva dell’incontro dicendo di essere rimasto molto colpito e di aver ricevuto “grande speranza” per il fatto di aver stabilito un contatto con i rappresentanti mondiali più significativi.

L’impressione positiva di Paolo VI sul Presidente Kennedy includeva il suo apprezzamento per il discorso inaugurale del Presidente (“È stato un capolavoro”), per la “capacità di parlare alla società moderna in termini concreti” e i suoi modi “modesti e cortesi” durante l’incontro.

Un mondo mutevole

Da quando il Presidente Kennedy è stato accolto in Vaticano, gli Stati Uniti si sono trasformati, soprattutto per via di divergenze sulle questioni sociali.

Il Presidente statunitense cattolico di oggi, Joe Biden, presiede una Nazione che ha legalizzato la contraccezione artificiale (7 giugno 1965) e l’aborto (22 gennaio 1973), e ha anche ridefinito la natura del matrimonio (26 giugno 2015). Gli Stati Uniti si sono poi ripetutamente impegnati in azioni militari non accettate dal Vaticano, come la guerra del Vietnam e quella in Iraq.

Cosa aspettarsi?

E allora, cosa aspettarsi dal prossimo incontro di Papa Francesco con il Presidente Biden? Jen Psaki, addetta stampa della Casa Bianca, ha affermato che il Presidente e il Papa discuteranno degli sforzi comuni “basati sul rispetto della dignità umana fondamentale, inclusa la fine della pandemia di Covid-19, affrontando la crisi climatica e l’attenzione nei confronti dei poveri”.

Non è atteso alcun discorso pubblico del Papa in occasione dell’incontro. Resta da vedere se la Santa Sede solleverà degli aspetti della piattaforma di Biden che divergono notevolmente dagli insegnamenti della Chiesa.

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