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Un pellegrinaggio a piedi a Milano (FOTO)

MILANO

Shutterstock | Beautiful landscape

Bret Thoman, OFS - pubblicato il 28/11/21

La capitale della moda ha una tradizione religiosa sorprendentemente lunga

“Ci hai fatti per te, o Signore, e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te”
Sant’Agostino

Molti pellegrini che visitano l’Italia si recano a Roma per la sua storia cristiana senza precedenti. Altri luoghi – come Assisi, San Giovanni Rotondo e Milano, città nota soprattutto per la moda – passano a volte inosservati. Anche se il capoluogo della Lombardia non richiama necessariamente la spiritualità, Milano ha – forse sorprendentemente – una lunga tradizione religiosa, e chi opta per un pellegrinaggio a Milano non resta certo deluso.

Città di santi e sacerdoti

Poche diocesi cattoliche del mondo possono vantarsi di avere due dei quattro Padri e Dottori della Chiesa latini: Sant’Ambrogio e Sant’Agostino. Sant’Ambrogio è stato arcivescovo di Milano nel IV secolo, e una delle figure ecclesiastiche di maggior spicco dell’intero periodo patristico.

Sant’Agostino di Ippona studiò a Milano. Affascinato dalle capacità oratorie di Ambrogio, si convertì al cristianesimo dopo aver ascoltato i suoi sermoni. Alla presenza di sua madre, Santa Monica, Agostino venne battezzato da Sant’Ambrogio nella cattedrale della città nella Veglia di Pasqua dell’anno 387, come scrisse nella sua opera più famosa, le Confessioni.

Un altro arcivescovo santo che ha seduto sulla cattedra episcopale di Milano è stato San Carlo Borromeo nel XVI secolo. Più di recente, nel XX, Papa Pio XI e Papa San Paolo VI hanno abbandonato la cattedra episcopale di Milano dopo essere stati eletti al pontificato.

Oggi l’arcidiocesi di Milano è ancora molto importante nella Chiesa cattolica. È la diocesi più ampia d’Europa, e ha più sacerdoti di qualsiasi altra diocesi al mondo.

Un altro fatto curioso è che quella di Milano è una delle poche Chiese locali nel mondo cattolico occidentale ad avere il proprio rito liturgico storico: il rito ambrosiano. A differenza del rito romano comune celebrato virtualmente ovunque nella Chiesa cattolica occidentale, il rito ambrosiano viene ancora usato in gran parte dell’arcidiocesi di Milano e delle zone circostanti.

Il Duomo di Milano

Il nostro pellegrinaggio religioso a Milano inizia alla cattedrale, nota come Duomo.

Con i suoi caratteristici pinnacoli che puntano al cielo, la cattedrale gotica è nota in tutto il mondo. La chiesa ha richiesto quasi sei secoli per essere completata, ed è la quinta più grande al mondo. Può ospirare fino a 40.000 persone (ovviamente in tempi non di pandemia). Il vasto interno, pur se notevolmente buio, è pieno di sarcofagi, cappelle decorate, altari, statue e numerose opere d’arte.

Vicino al coro c’è l’ingresso alla cripta che porta alla tomba di San Carlo Borromeo (1538 – 1584). Di nobile famiglia milanese, fu arcivescovo di Milano dal 1564 al 1584. È noto per il ruolo che ha ricoperto nella Controriforma – la risposta della Chiesa cattolica alla Riforma protestante, lanciata nel Concilio di Trento. È stato autore di riforme significative nella Chiesa cattolica, inclusa la creazione del seminario moderno. La sua festa si celebra il 4 novembre.

Pagando un ingresso, i visitatori possono ammirare il Tesoro del Duomo, che mostra un’ampia collezione di arte medievale. Nella cripta si trovano anche il battistero paleocristiano del IV secolo e i resti di cattedrali precedenti. È molto probabile che sia stato qui che Sant’Ambrogio ha battezzato Sant’Agostino.

Si può anche salire sul tetto, per godere di una splendida vista su Milano.

Lo “status” del Duomo come luogo di adorazione e la sua storia, come anche la sua architettura e le opere d’arte che contiene, lo rendono un tesoro culturale e spirituale.

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