Aleteia logoAleteia logoAleteia
giovedì 25 Aprile |
Aleteia logo
Storie
separateurCreated with Sketch.

Nano Nagle, la donna che si giocò la libertà per educare al cattolicesimo

NANO NAGLE

presentationsisters.org

Sandra Ferrer - pubblicato il 02/12/21

Affrontò con coraggio le leggi contro i cattolici nell'Irlanda del XVIII secolo

Il XVIII secolo fu un’epoca difficile in Irlanda per chi professava la fede cattolica. Le Leggi Penali imposte dall’Inghilterra protestante proibivano qualsiasi tipo di formazione cattolica per i bambini irlandesi.

Le famiglie che volevano offrire loro questa educazione dovevano farlo privatamente o mandando i figli all’estero, soprattutto in Francia, cosa che non era alla portata di tutti ed era anch’essa proibita.

Questa situazione fece sì che molti bambini crescessero senza poter approfondire le radici cattoliche in cui erano nati. Chi infrangeva le leggi correva il pericolo di finire in carcere. Nulla, però, impedì a una giovane cattolica dell’epoca di violare norme che riteneva ingiuste.

Le grandi differenze che esistevano nel mondo

Honora Nagle era nata nel 1718 in un’estesa famiglia cattolica. Maggiore di sette fratelli, nota affettuosamente come “Nano”, crebbe felice nella contea di Cork. Come gli altri bambini dell’epoca, Nano non poteva studiare, e quindi venne mandata insieme alla sorella Ann a Parigi clandestinamente, per aggirare i controlli ufficiali.

Nella capitale francese, Nano non solo ottenne una buona istruzione, ma sperimentò anche un’intensa vita sociale. Una sera in cui usciva da un ballo, però, il suo sguardo cadde su un gruppo di persone che si difendevano dal freddo sulle scale di una chiesa. Quell’immagine colpì molto la giovane Nano, che indossava abiti lussuosi.

La ragazza si rese conto delle grandi differenze che esistevano nel mondo, e quando tornò a casa era ormai un’altra persona.

Ritorno a casa, in Irlanda

Dopo un breve periodo a Dublino, in cui vide morire i suoi genitori, Nano decise di tornare a Parigi e di entrare in un convento di Orsoline.

Il suo direttore spirituale, però, l’avrebbe guidata per altre vie. Se voleva davvero aiutare gli altri, doveva farlo nella sua Irlanda natale.

E così Nano tornò di nuovo a casa, a Cork, dove, con il coinvolgimento di uno dei suoi fratelli e nonostante i pericoli, aprì una piccola scuola per bambini poveri. Quella prima iniziativa fu un successo. Circa una trentina di alunni accorreva alle sue lezioni, e Nano si rese conto che quel progetto doveva andare oltre.

Scuole cattoliche per bambine e bambini

Aiutata da familiari e amici, e nonostante il pericolo che correva e gli insulti che riceveva da chi conosceva le sue attività e non le condivideva, Nano Nagle iniziò ad aprire una rete di scuole cattoliche nella zona per bambine e bambini in cui potessero ricevere un’istruzione di base generale e una formazione cattolica.

Nano, però, non lo riteneva sufficiente, e non aveva dimenticato i poveri che aveva visto in quella chiesa di Parigi. Dopo una lunga giornata di insegnamento e gestendo le varie scuole, quindi, usciva a portare cibo, coperte e medicinali a chi ne aveva bisogno.

Non solo rischiava la vita violando le leggi, ma uscendo di notte da sola correva anche il pericolo di essere aggredita. Nulla, però, le impedì di portare avanti il suo progetto di aiuto agli altri.

Le leggi impedivano l’educazione cattolica, ma limitavano anche i diritti di quanti professavano questa religione, negando loro i benefici sociali, il che portò molte persone a impoverirsi. I cattolici erano sempre minacciati, e potevano diventare una minoranza in Irlanda, senza proprietà, senza denaro e senza istruzione.

Fondazione di un convento di Orsoline

Nel 1771, Nano Nagle compì un passo in più, e dopo un nuovo viaggio a Parigi promosse la fondazione di un convento di Orsoline nella città di Cork. Era un’audacia, ma a Nano non importava.

Il regime di clausura delle religiose non si adattava al suo progetto educativo e assistenziale, e quindi quattro anni dopo decise di fondare la Società di Istruzione Caritativa del Sacro Cuore di Gesù, il che presupponeva il preludio della fondazione di un nuovo ordine religioso, le Suore della Presentazione.

Nonostante la provocazione che rappresentava per le autorità protestanti, Nano andò avanti col suo progetto, e nell’estate 1776 prese l’abito come Madre Maria di San Giovanni di Dio. A lei si unirono sempre più donne disposte ad affrontare le leggi e a portare avanti l’idea di apostolato e di carità di madre Maria, creando scuole e asili.

La religiosa continuò a lavorare finché il suo corpo non resse più, e morì di tubercolosi il 26 aprile 1784.

Donna del Millennio in Irlanda

Dopo la sua morte, la congregazione delle Suore della Presentazione ha portato avanti la missione appresa da Nano Nagle, e si è diffusa nel mondo essendo oggi presente in ogni angolo del pianeta.

La figura di Nano Nagle non è stata dimenticata nella sua Irlanda natale, dove molti anni dopo la sua scomparsa, nel 2000, è stata eletta Donna del Millennio in segno di riconoscimento del suo lavorio pionieristico nell’educazione delle bambine, nell’apostolato e nell’aiuto incondizionato ai più poveri e indifesi della società.

Nel 1984 è stato avviato il suo processo di canonizzazione. Dieci anni dopo è stata dichiarata Serva di Dio, e nel 2013 Venerabile.

Tags:
irlanda
Top 10
See More