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Come promuovere la devozione al Bambino Gesù nei figli

NATIVITY

kipgodi | Shutterstock

Cecilia Zinicola - pubblicato il 07/12/21

I santi che nutrivano una devozione speciale per il Bambino Gesù ci esortano a promuoverla nei bambini nei giorni del Natale

La devozione all’infanzia di Gesù è stata fin dai primi secoli una costante nella spiritualità cristiana. Gesù nella Sua infanzia ci avvicina alla semplicità, alla fiducia, alla misericordia e alla gioia del Natale come un’opportunità per poterla condividere con i nostri figli.

Meditare sul presepe

San Francesco d’Assisi nutriva una devozione molto speciale per il Bambino Gesù. Del resto, gli viene attribuita la creazione del primo presepe alla vigilia del Natale del 1223. Si crede che questa idea sia nata dopo aver visitato il luogo della nascita di Gesù in un pellegrinaggio in Terra Santa.

I presepi sono da secoli un simbolo popolare del Natale. Il momento della nascita di Gesù è pieno di significato e di insegnamenti. Il motivo di questa grande festa è l’arrivo nel mondo di un umile bambino che porta pace e speranza.

Il presepe è una tradizione cattolica storica, ma soprattutto uno strumento di meditazione per tutti. Gesù è nato in povertà, umiltà e semplicità. Di fatto, Francesco ha fondato il suo ordine religioso per imitare queste stesse virtù.

NATIVITY SCENE

Possiamo mostrare ai bambini un film sulla nascita di Gesù o ricorrere a un libro adatto alla loro età in cui possano leggere o guardare le immagini della storia o avere un presepe allestito in un punto speciale della casa come preziosa reliquia familiare. Sono tutte idee che aiuteranno a diffondere la devozione al Bambino Gesù.

Attraverso questi aiuti visivi, i bambini possono comprendere come Cristo sia venuto al mondo senza troppe cose materiali. Insegna loro non solo che non è necessario avere tanto, ma che i doni hanno un significato. È la nascita di un bambino, un compleanno, e riceve regali che condivide con noi.

Scrivere una lettera

Santa Teresina ha scelto di chiamarsi “del Bambin Gesù” proprio perché con Lui ha imparato la via dell’infanzia spirituale. La via che non è infantile, ma un donarsi totalmente alla cura provvidenziale di Dio riponendo in Lui tutti i nostri progetti con la fiducia di un bambino piccolo che si abbandona tra le braccia del padre.

La santa ha scritto nella sua autobiografia: “Sono un’anima molto piccola che può offrire a Dio solo cose molto piccole”. Offrire piccole cose è importante, ed è un modo per conservare quel sentire infantile di cui abbiamo bisogno per avanzare sulla via dell’amore. Come ha detto Gesù, “In verità vi dico: chiunque non accoglierà il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà affatto” (Luca 18,17).

Esortate i bambini a scrivere una lettera da mettere vicino all’albero di Natale, a portarla in parrocchia o a lasciarla in un posto speciale in cui possano offrire parole d’amore a Gesù. Qualcosa che vogliano dire o condividere con quel bambino che sta per nascere, come progetti, mete, talenti, successi dell’anno e inquietudini future.

WRITING LETTERS

Possiamo dire loro che Gesù, un bambino come loro, è soprattutto un amico, e sarà lì per loro in ogni momento della vita. Questa comunicazione non è altro che pregare, ed è bene che possano gettare questa base importante fin da piccoli. Possono includere una fotografia o un disegno, o usare un’immagine da colorare.

In genere le lettere che elaborano i bambini quando scrivono in questo periodo dell’anno sono liste di regali. Cercate di far sì che non si limitino all’aspetto materiale del Natale e possano ricevere altri regali spirituali. C’è molto materiale per l’Avvento adattato ai bambini con riflessioni quotidiane che si possono svolgere con loro per risvegliare piccole ispirazioni mentre percorrono il loro cammino.

Fare un regalo

Alla vigilia del Natale del 1937, Santa Faustina scrisse sul suo diario: “Dopo un po’ sono rimasta sola con il Bambino Gesù, che mi ha teso le manine, e ho capito che dovevo prenderlo tra le braccia. Gesù ha avvicinato la testa al mio cuore e mi ha fatto sapere, con il Suo sguardo profondo, quanto era bello per Lui stare accanto al mio cuore”.

Gesù Bambino apparve a questa santa in varie occasioni della sua vita ricordandoci l’importanza di unirci di più al suo cuore – un cuore pieno di misericordia – e di rimanere alla sua presenza attraverso una piccola opera conforme a questo cuore.

In questo senso, possiamo insegnare ai nostri figli che il Natale è un’opportunità per fare un regalo al Bambino Gesù, ricordando le sue parole: “In verità vi dico che in quanto lo avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, l’avete fatto a me” (Matteo 25, 34-40).

È stato Gesù stesso a proporre le opere di misericordia, e noi adulti possiamo introdurre e accompagnare i nostri figli a metterne in pratica alcune, sia spirituali che corporali. In base alla loro età, possiamo guidarli con qualche materiale di sostegno o ideare un piccolo progetto in cui possano scegliere un’opera e offrirla come regalo.

Le opere di misericordia corporale sono: dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, vestire gli ignudi, alloggiare i pellegrini, visitare gli infermi, visitare i carcerati e seppellire i morti. Le opere di misericordia spirituale sono: consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste e pregare Dio per i vivi e per i morti.

Cantare

San Josemaría Escrivá ha dato molta importanza alla devozione all’infanzia di Gesù, e sono innumerevoli gli aneddoti che confermano questa devozione. Il santo amava i canti natalizi tradizionali per il testo e la musica, e quando li ascoltava prendeva il Bambino Gesù tra le braccia, si emozionava e li cantava. È una bella notizia! Gesù è con noi.

Ai bambini piace festeggiare, e le canzoni natalizie sono sempre state una parte speciale di questo periodo. Nell’esteso repertorio di brani, ce n’è uno che ogni bambino conosce molto bene, “Tanti auguri”. Questa canzone può rendere più facile, soprattutto per i più piccoli, comprendere la festa della nascita di Gesù.

Far sì che i bambini si riuniscano con altri membri della famiglia per preparare un dolce per il compleanno di Gesù e cantare a Lui è un modo per poter ricordare loro con un’esperienza concreta e divertente il vero motivo per cui festeggiamo. Si può narrare la vita di Gesù mentre si inseriscono gli ingredienti, si mescola la pasta e si decora il dolce.

Partecipando al compleanno di Gesù, il vero significato del Natale rinnova e risveglia l’importanza di condividere l’amore che ci ha portato con la Sua nascita. Questa tradizione rafforza anche il modo in cui questo amore crea un vincolo speciale all’interno della famiglia. Un semplice dolce accompagnato da musica e canti trasmette la gioia della festa di compleanno più meravigliosa della storia, a cui tutti siamo invitati.

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