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10 motivi per cui il Santo Nome di Gesù è tanto forte

HOLY NAME OF JESUS

Jastrow | Public Domain

Tom Hoopes - pubblicato il 04/01/22

Questo mese celebriamo il nome del nostro Salvatore. Approfondite questa devozione con questi 10 punti

Gennaio è il mese dedicato al Santo Nome di Gesù, con una festa ad esso dedicata, il 3 gennaio. Ecco alcuni motivi per cui il Nome di Gesù è tanto forte.

1: È stato nominato dal Signore…

“Sarai chiamata con un nome nuovo, che la bocca del Signore pronuncerà”, dice Isaia 62, 2. E allora l’angelo Gabriele, messaggero del Signore, ha portato questo nome alla Sua famiglia: Gesù.

2: … ed è stato nominato da Giuseppe

In un altro senso, a Gesù è stato dato il nome da un essere umano. Gabriele ha detto a Giuseppe di Maria: “Ella partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati” (Mt 1, 21).

3: Si chiamava anche Emmanuele?

Per secoli la gente è rimasta stupita da quanto scrive Matteo: “Tutto ciò avvenne, affinché si adempisse quello che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «La vergine sarà incinta e partorirà un figlio, al quale sarà posto nome Emmanuele»” (Mt 1, 22-23).

E allora perché si chiama Gesù? San Tommaso d’Aquino spiega che visto che “Gesù” significa “salvezza”, Emmanuele “designa la causa della salvezza, che è l’unione delle nature divina e umana nella Persona del Figlio di Dio”. Tommaso aggiunge che Isaia 9, 5 dice “Sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace”, le conseguenze del suo ruolo di salvatore.

4: Il Suo nome è nuovo.

Isaia 62, 2 dice: “Sarai chiamata con un nome nuovo”. Il nome di Gesù, però, non è nuovo, essendo stato usato spesso prima e dopo Gesù. Tommaso d’Aquino spiega che tutti quegli Jeshua “sono stati salvatori in un senso particolare e temporale, ma nel senso della salvezza spirituale e universale questo nome è proprio di Cristo, e quindi viene definito un nome ‘nuovo’”.

Come Eva significa “madre di tutti i viventi”, Abramo significa “padre di molte Nazioni” e Pietro “roccia”, Gesù riassume chi è il Signore: Salvatore.

5: Sia santificato il Suo nome.

Il popolo ebraico ha un grande rispetto per il carattere sacro dei nomi, soprattutto di Dio. Non è neanche permesso pronunciare il nome divino. Gesù ci ha trasmesso questa tradizione, insegnandoci a pregare il Padre: “Sia santificato il Tuo Nome”. Visto che Gesù è la Seconda Persona della Trinità, anche il Suo nome è santo. Dice San Paolo: “nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre”.

6: Il Suo nome è nel crocifisso.

San Giovanni Paolo II ha indicato che il nome di Gesù è stato un “segno di contraddizione”. È stato scritto nella croce per giustificare la Sua sentenza di morte: “Gesù, Re dei Giudei”. Mentre salvava il mondo, il Suo nome lo proclamava salvatore.

7: San Pietro conosceva la forza del nome.

Quanto è forte il nome di Gesù? Nel suo primo sermone, Pietro ha ricordato la profezia di Gioele: “Avverrà che chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato” (At 2, 21), e ha detto che si riferiva a “Gesù il Nazareno”.

Pietro ha anche detto allo zoppo sulla porta del tempio chiamata Bella: “Dell’argento e dell’oro io non ne ho; ma quello che ho, te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, alzati e cammina!” (At 3, 6).

8: La sofferenza per il nome è speciale.

Quando gli apostoli sono stati incarcerati per la prima volta nella storia della Chiesa, si sono rallegrati, e in seguito hanno gioito per il fatto di essere stati considerati degni di subire il disonore per il Suo Nome.

9: Vessillo di San Bernardino.

Nella storia della Chiesa, i santi hanno nutrito una grande devozione per il nome di Gesù. Nel XV secolo, San Bernardino da Siena portava con sé un grande vessillo con il nome “Gesù” nelle missioni, e il suo trattato sul Santo Nome ha ispirato la Chiesa ad approfondire la spiritualità del nome.

10: Gli alberi di Sant’Isacco Jogue.

Sant’Isacco Jogues, che ha servito gli Algonchini a nord di New York nel XVII secolo, nutriva una grande devozione per il nome di Gesù. “Quanto spesso nei maestosi alberi di Ossernenon ho intagliato il nome sacratissimo di Gesù perché vedendolo i demoni volassero via e ascoltandolo tremassero di paura!”, affermava.

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