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Il rosario delle 72 Ave Maria: per pregare col cuore gonfio di gioia

ROSARY

graja | Shutterstock

Marzena Wilkanowicz-Devoud - pubblicato il 12/01/22

Come spiegare la gioia profonda che si avverte durante il Rosario delle 72 Ave? La risposta si trova certamente nella spiritualità francescana, così piena di gioia com’è a partire dal fondatore san Francesco d’Assisi.

Il Rosario delle 72 Ave, chiamato anche “corona delle sette gioie”, o “Rosario Serafico”, è una devozione francescana. Si tratta di una meditazione delle sette grandi gioie vissute in terra dalla Vergine Maria. Per il fondatore dell’Ordine dei Minori, san Francesco d’Assisi (1181-1226), lo spirito della gioia è la migliore difesa contro il male: 

Il diavolo – scrisse il Poverello – non è mai tanto contento come quando può togliere a un servo di Dio la gioia dell’anima. In un cuore gonfio di gioia invano egli tenta di introdurre il suo mortale veleno. Nulla possono i demonî contro un servo di Cristo che trovano pieno di santa allegrezza. 

Il rosario delle 72 Ave è certamente un prezioso soccorso per chi desidera collocare in Maria tutta la propria fiducia, con questo “cuore gonfio di gioia”. Scoprire la sua potenza e qualche consiglio per recitarlo bene. 

1Il suo aspetto

Il Rosario delle 72 Ave si compone di sette decine separate da un grano e di due grani dopo la croce. 

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2La sua storia

Secondo lo storico francescano Luke Wadding (1588-1657), la devozione nacque nel 1422 con la storia di un giovane particolarmente devoto alla Vergine Maria. Egli aveva l’abitudine di ornare ogni giorno la sua statua con una corona di fiori. Quando però divenne frate minore nell’Ordine francescano, i suoi voti di povertà e di obbedienza non gli permisero di dar ulteriore seguito a questa pratica. Il giovane pensò perfino di lasciare l’Ordine per poter proseguire la propria devozione, ma ebbe una visione mistica nella quale Maria gli consigliò piuttosto di intrecciare un rosario di preghiere da recitare tutti i giorni. Il religioso decise allora di dire ogni giorno un Padre Nostro e sette decine di rosario in onore delle sette gioie di Maria: 

  1. l’annunciazione, 
  2. la visitazione, 
  3. la natività, 
  4. l’adorazione dei Magi, 
  5. il ritrovamento di Gesù nel tempio, 
  6. la Risurrezione di Cristo e
  7. la propria Assunzione. 

I frati minori hanno custodito questa devozione diffondendola tra molti cristiani. Approvata da papa Leone X (1513-1521) sotto forma di corona delle sette gioie, o di Rosario delle 72 Ave, quest’ultimo corrisponde al numero che aggiunge al 7 delle gioie i 63 anni che si vuole sia durata la vita terrena della Vergine, più due Ave

3Perché pregarlo?

Alla domanda “perché pregare questo rosario?”, san Bernardino da Siena (1380-1444), francescano e predicatore dallo spiccato senso mariano, rispondeva: 

È mediante il Rosario delle sette gioie che ho ricevuto tutte le grazie di cui il Cielo mi ha colmato. 

4Come pregarlo?

Il Rosario delle 72 Ave è insomma una meditazione delle sette grandi gioie che Maria ha sperimentato nella sua vita terrena. Dopo il segno della croce, si comincia a pregare con questa introduzione: 

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore, vieni presto in mio aiuto. 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen. 

Si medita poi su ciascuna delle sette gioie: 

  1. L’annunciazione: la gioia di Maria di diventare madre del Figlio dell’Altissimo. 
    Si recitano un Padre Nostro, dieci Ave Maria e un Gloria al Padre.
  2. La visitazione: gioia di Maria di visitare la cugina Elisabetta, che portava in grembo Giovanni il Battista, ultimo grande profeta del Messia di Dio. 
    Si recitano un Padre Nostro, dieci Ave Maria e un Gloria al Padre.
  3. La natività: gioia di Maria di mettere al mondo e nel mondo Gesù, il Cristo Salvatore. 
    Si recitano un Padre Nostro, dieci Ave Maria e un Gloria al Padre.
  4. L’adorazione dei Magi: gioia di Maria di adorare con i Magi il Figlio di Dio. 
    Si recitano un Padre Nostro, dieci Ave Maria e un Gloria al Padre.
  5. Il ritrovamento di Gesù nel tempio: gioia di Maria e Giuseppe di ritrovare nel tempio il loro figlio, che è pure Figlio del Padre. 
    Si recitano un Padre Nostro, dieci Ave Maria e un Gloria al Padre.
  6. La Risurrezione di Cristo: gioia di Maria di comunicare alla gioia di tutti quanti «hanno visto il Signore» uscito vivo dalla morte. 
    Si recitano un Padre Nostro, dieci Ave Maria e un Gloria al Padre.
  7. La propria Assunzione: gioia di Maria di condividere con il Figlio risorto la vita nuova, la gloria degli eletti. 
    Si recitano un Padre Nostro, dieci Ave Maria e un Gloria al Padre
    Poi si prosegue con le due Ave Maria aggiunte per aggiungerle al settenario delle gioie e al numero degli anni della Vergine. Alla fine si recitano un Padre Nostro e un’Ave Maria per le intenzioni del Romano Pontefice. 

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]

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