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TikTok: mediocrità o talento incompreso?

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Jakub Porzycki / NurPhoto / NurPhoto via AFP

Umberto Macchi - pubblicato il 12/01/22

Ci lamentiamo spesso della stupidità dei video che spopolano sul famoso social network: ma siamo noi adulti (boomer) che non capiamo la nuova generazione oppure è davvero il trionfo della mediocrità?

Ci lamentiamo spesso della stupidità dei video che spopolano sul famoso social network: ma siamo noi adulti (boomer) che non capiamo la nuova generazione oppure è davvero il trionfo della mediocrità?

TikTok, il famoso social network di cui vi ho parlato in un precedente articolo, va forte, anzi fortissimo e non smette di fare proseliti (anche tra i più “anziani”). Tuttavia, i suoi utenti sono soprattutto adolescenti senza particolari capacità artistiche che si dilettano a fare “qualsiasi cosa” in video. Rispetto ad altre app, su TikTok ci sono più possibilità di raggiungere un grande seguito in poco tempo, ma secondo molti è sintomo di un preoccupante trionfo della mediocrità.

Non so far niente, ma lo faccio molto bene su TikTok

Quando TikTok iniziò la sua scalata al successo, tra i suoi utenti non comparivano ancora cantanti, attori o sportivi dal grande seguito: a usare l’app, infatti, erano principalmente adolescenti sconosciuti. Fu così che quelli che tra loro si mostrarono più creativi nello sfruttare le potenzialità dell’app fecero scalpore in quello che la rivista Vox ha definito “il primo talent show guidato da un algoritmo”. Uno spettacolo in cui tra gli utenti più seguiti c’era chi ballava, chi cantava in playback o chi si esibiva in una qualche altra attività per 30 secondi e in cui sembravano essere “incredibilmente talentuosi”. Sempre secondo Vox, però, con il tempo è successo che invece di premiare la qualità e l’originalità, TikTok e il suo algoritmo hanno finito per premiare “il minimo comune denominatore” possibile, rendendo famose persone qualunque senza particolari doti o talenti. La tesi è che ormai gli utenti più famosi su TikTok siano persone banali, senza granché da offrire e senza molto da dire: l’idea, da molti condivisa, sulla Generazione Z, è che un sistema di questo tipo porta verso una confusa mediana dei gusti più mediocri di tutti noi, un contesto in cui le eccellenze passano inosservate e le mediocrità vengono premiate da un algoritmo.

Chi sono e cosa fanno i TikToker più famosi?

I TikToker più famosi del mondo sono quasi tutti americani, fatta eccezione per Riyaz Aly, indiano, e Khaby Lame, italiano. I più seguiti sono Charli D’Amelio e la sorella Dixie, Bella Poarch (che è anche l’autrice del video con più visualizzazioni in assoluto su TikTok, più di 566 milioni di views), Addison Rae, Spencer X e Zach King. Per farci un’idea dei numeri che raccolgono i TikToker più famosi al mondo: Charli D’Amelio (119,2 milioni di follower, USA, classe 2004); Khaby Lame (100 milioni di follower, Italia, classe 2000); Addison Rae (81,7 milioni di follower, USA, classe 2000); Bella Poarch (75,2 milioni di follower, USA, classe 1997). Tra i profili più seguiti su TikTok ci sono anche quelli di persone famose come Will Smith, Selena Gomez o Billie Eilish, anche se raramente ai primissimi posti.

Le tre persone più seguite su TikTok, seppur nel frattempo stiano provando a fare altro, sono famose per quel che fanno su TikTok, e quel che fanno è qualcosa di estremamente comune e replicabile. Giovani normali, normalissimi, che fanno cose normali, normalissime, addirittura banali, e che non hanno nulla da dire. Qual è il problema? La dilagante e opprimente omologazione che ne deriva e l’assenza di un qualsiasi messaggio per i milioni di ragazzi/e che li seguono. Qual è il rischio? Che le nuove generazioni si mettano in testa di poter diventare famose e fare soldi con e dal niente, magari facendo qualcosa di banale, o peggio di stupido, su un social network.

Nutrire speranze a dispetto della realtà

Si potrebbe tuttavia obiettare che non ci sono veri motivi per pretendere che qualcuno famoso su TikTok, specialmente se ventenne, debba per forza saper fare qualcosa di eccezionale o di artisticamente rilevante.
Come successo su Instagram, forse il talento non è poi così imprescindibile in questi percorsi, e molti di questi utenti, che attualmente non sembrano interessanti, un giorno magari potrebbero trasformare e sfruttare la loro fama, e gli eventuali relativi guadagni, per altre attività mediatiche e imprenditoriali di successo.

Si può inoltre sostenere che più che non avere talento, le persone con più seguito su TikTok ne abbiano semplicemente uno molto specifico e probabilmente ancora difficile da riconoscere per chi non usa abitualmente l’app (come ha fin qui dimostrato l’italiano Khaby Lame, diventato famoso grazie a un format semplicissimo, reso però efficace dalle sue qualità espressive, oltre che dall’essere stato bravo nel capire che un certo tipo di video funzionava). Sebbene al momento gli utenti più seguiti su TikTok siano famosi per video piuttosto uguali tra di loro, i contenuti dell’app sono anche altri, spesso educativi, e noi ci auguriamo che in futuro si vada sempre più verso una direzione formativa e diversificata.

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