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È qui che Gesù ha trasformato l’acqua in vino?

WEDDING FEAST AT CANA

AP Archive | YouTube

J.P. Mauro - pubblicato il 17/01/22

Un archeologo crede di aver identificato il sito delle nozze di Cana

Il primo miracolo che Gesù ha realizzato nei Vangeli ha avuto luogo durante un banchetto di nozze a Cana di Galilea. Quando è finito il vino della festa, Gesù – pregato da Sua madre Maria – ha ordinato che sei giare di pietra venissero riempite d’acqua, che ha poi trasformato in vino della migliore qualità.

Anche se sappiamo che le nozze hanno avuto luogo a Cana, in questi duemila anni abbiamo perso le tracce del luogo esatto in cui era situata la città. Ci sono varie zone che secondo i ricercatori potrebbero essere Cana, ma l’archeologo Tom McCollough crede di aver identificato il luogo più probabile del primo miracolo di Gesù.

Nel suo studio Searching for Cana: Where Jesus Turned Water into Wine, pubblicato sul numero di Novembre/Dicembre del 2015 della rivista Biblical Archaeology Review, McCollough analizza il sito archeologico di Khirbet Cana (o Khirbet Qana, “le rovine di Cana”), alla cui scoperta lavora dal 2000.

Khirbet Cana è situato a circa 15 chilometri da Nazaret. Gli scavi sul posto, iniziati nel 1998, hanno portato a scoprire una sinagoga del periodo romano, vari miqva’ot (o mikve, bagno rituale ebraico), sei monete maccabee e un ostrakon con incisioni in ebraico. Questi elementi hanno fatto identificare Khirbet Cana come un villaggio ebraico dei periodi ellenistico e romano (323 a.C.-324 d.C.).

Biblical Archaeology spiega che la prova più convincente è stata trovata in un’enorme rete sotterranea di tunnel di culto cristiano, le cui mura eramo segnate con croci e con gli antichi graffiti cristiani della frase “Kyrie Iesou” (“Signore Gesù”), e con i nomi dei pellegrini che li hanno visitati.

“Ancor più affascinante è il fatto che gli archeologi abbiano trovato in questa prima grotta quello che potrebbe essere un altare: il coperchio di un sarcofago inscritto con croci di stile maltese era stato girato su un lato per fungere da altare, con la superficie superiore liscia e consumata, forse dai pellegrini che vi posavano le mani durante la preghiera. Sull”altare’ è stata trovata una mensola con due giare di pietra”.

McCollough segnala che “c’era spazio per altre quattro”. La presenza di sei giare di pietra su un altare in un santuario in un luogo che potrebbe essere quello delle nozze di Cana suggerisce chiaramente che i cristiani dell’epoca bizantina credevano che questa fosse la Cana dei Vangeli.

Anche se si tratta semplicemente di congetture (nella zona non sono stati trovati scritti o reliquie che identifichino il luogo dell’insediamento), i cristiani di epoca bizantina non erano lontani dai periodi ellenistici e romani, e sembra poco probabile che avessero perso la consapevolezza dell’ubicazione di Cana.

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