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Ristorante rifiuta di accogliere gruppo pro-vita e cancella la prenotazione

PROLIFE, ABORTION, SLOGAN

StunningArt | Shutterstock

Francisco Vêneto - pubblicato il 17/01/22

I gestori del ristorante si sono dichiarati “fermamente a favore dell'aborto”

Un ristorante della capitale statunitense, Washington, D.C., ha rifiutato di accogliere un gruppo pro-vita che aveva effettuato una prenotazione per la colazione del 21 gennaio prossimo, data in cui si svolge nel Paese la Marcia la Vita. L’evento, in difesa dei diritti del nascituro, è una dimostrazione della lotta per la vita e del rifiuto dell’aborto, approvato negli Stati Uniti il 22 gennaio 1973.

Il ristorante in questione appartiene alla rete Busboys and Poets. I suoi gestori hanno reso noto di aver preso questa decisione perché “fermamente a favore dell’aborto”. All’agenzia di notizie CNAhanno dichiarato che, conoscendo la “natura dell’evento in questione”, hanno deciso di cancellare la prenotazione del gruppo pro-vita “e di rimborsare tutto l’anticipo all’organizzatore”.

Mediante un portavoce, la rete ha aggiunto:

“Accettiamo conversazioni di individui che esprimono punti di vista diversi e siamo orgogliosi del fatto di essere un locale per conversazioni rispettose tra vari gruppi (…) [Ma] non possiamo accettare consapevolmente eventi destinati a finanziare un’agenda che per i membri della nostra comunità viola i diritti altrui”.

Ciò vuol dire che difendono la “libertà d’espressione” a patto che si tratti dell’espressione della propria ideologia. Difendono “punti di vista diversi” tranne nel caso in cui siano diversi dai propri. Difendono i “diritti altrui” se gli altri in questione appartengono al proprio gruppo ideologico.

Il gruppo pro-vita che ha visto cancellata la propria prenotazione è quello dei Democratici per la Vita in America (DFLA dalle iniziali in inglese). La sua direttrice delle comunicazioni, Jess Meeth, ha dichiarato alla CNA:

“Gli Statunitensi pro-vita devono preoccuparsi di questa cancellazione, indipendentemente dal proprio partito politico. L’aborto è una questione di diritti umani che non può essere confinata a un partito. Abbiamo bisogno del sostegno bipartisan e degli sforzi di conservatori, liberali e di tutti coloro che si collocano tra questi due gruppi. Gli Americani nel loro insieme devono preoccuparsi di questa cancellazione. Vogliamo un Paese radicato nell’inclusione e nella diversità. Inclusione e diversità non possono essere conquistate se evitiamo ed escludiamo individui o gruppi a causa di origini politiche, convinzioni e ideali”.

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