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Madre De Vincenti è venerabile: fu l’Operaia che si donò ai Sacri Cuori

venerabile Operaia dei Sacri Cuori

Facebook | Coordinatore De Vincenti

Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 22/01/22

Co-fondatrice dell’Ordine Piccole Operaie dei Sacri Cuori, diede, insieme al beato Greco, un carisma speciale a questo Istituto

Madre Maria Teresa De Vincenti (1872-1936), Co-fondatrice dell’Ordine Piccole Operaie dei Sacri Cuori, è stata riconosciuta venerabile. 

Papa Francesco, dopo aver ricevuto in udienza il cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, si è espresso anche su Suor Maria Teresa De Vincenti, riconoscendo le sue virtù eroiche e accorciando il percorso verso la beatificazione (Gazzetta del Sud – Cosenza, 20 gennaio).

Il beato Greco

La Venerabile Madre De Vincenti, fin dalla giovinezza collaborò con il Beato Francesco Maria Greco (1857-1931), parroco di San Nicola in Acri (Cosenza-Italia), nella catechesi parrocchiale e nell’associazionismo cattolico. Nel 1894 si consacrò al Signore con voti religiosi privati, e assunse il nome di suor Maria Teresa dei Sacri Cuori. Per poi dare avvio nel 1898 insieme ad alcune compagne all’Istituto delle Suore Piccole Operaie dei Sacri Cuori. 

“Manovali” di Dio

Sotto la sua guida le suore, come umili “manovali” del Regno di Dio, si dedicarono a svolgere l’apostolato e il servizio di promozione umana nei paesi più poveri e isolati della Calabria, aprendo scuole, asili, ricoveri per anziani, con una particolare attenzione per le comunità ecclesiali di rito greco-albanese della regione. 

Il carisma

Questo il carisma dell’Istituto, voluto dal beato Greco e Madre De Vincenti: «La speciale consacrazione ai Sacri Cuori di Gesù e di Maria, base essenziale della vita di ogni Piccola Operaia che, contemplando e imitando i Loro tratti intimi e profondi, è chiamata a manifestare al mondo, con la propria vita, gli atteggiamenti del Cuore di Cristo e di Maria».

Alla guida dell’Istituto 

Dopo la morte del Fondatore, nel 1931, Madre Maria Teresa restò sola alla guida dell’Istituto, ma con immutabile fedeltà portò a compimento l’opera che Dio le aveva affidato. Si addormentò nel Signore il 23 novembre 1936 nella casa madre di Acri.

La Causa di Beatificazione fu affidata al Rev. P. Luca M. De Rosa, OFM, postulatore generale, nell’anno 1999 (ofm.org).

“E’ sbocciata una nuova rosa”

L’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano (in cui rientra la cittadina di Acri) monsignor Francesco Nolè, ha voluto esprimere la gioia della Chiesa cosentina e il ringraziamento al Santo Padre. «Una nuova rosa è sbocciata nel giardino della santità. Questa figlia di Calabria che ha seguito i passi del Beato Francesco Maria Greco e ne ha condiviso il carisma oggi splende più che mai nella sua bella testimonianza di vita e ci incoraggia ad essere pellegrini di speranza e operai umili e coraggiosi nella vigna del Signore».

I tre acresi morti in odore di santità 

Monsignor Nolè ha ricordato che Acri annovera già altre belle figure di santità: “Sant’Angelo e il Beato Francesco ed ora una donna, una consacrata, ci ricordano come la santità è la chiamata che il Signore a tutti rivolge nella propria condizione di vita”. L’Arcivescovo gioisce con le Piccole Operaie dei Sacri Cuori “per questo dono e questo modello di impegno educativo e di vita buona del Vangelo” (paroladivita.org). 

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