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Con l’aumento delle tensioni in Ucraina, i vescovi cattolici esortano i leader ad “astenersi dalle ostilità”

Tactical training east of Ukraine border

EyePress via AFP

Zelda Caldwell - pubblicato il 26/01/22

Dichiarazione mentre gli alleati NATO annunciano lo spiegamento di forze in Europa Orientale

I vescovi cattolici di Polonia e Ucraina hanno esortato i leader ad “astenersi dalle ostilità” di fronte all’aumento delle tensioni tra Russia e Ucraina.

“Attingendo all’esperienza delle generazioni precedenti, esortiamo chi detiene il potere ad astenersi dalle ostilità. La guerra è sempre un fallimento dell’umanità”, hanno scritto i vescovi in una dichiarazione diffusa questo lunedì. Nel loro appello, i presuli hanno ricordato che “i regimi totalitari del XX secolo hanno portato il mondo alla tragica esperienza della guerra e del terrore politico, ignorando l’autorità di Dio”.

“Anche oggi vogliamo chiarire che qualsiasi guerra è una tragedia e non può mai essere un mezzo idoneo per risolvere i problemi internazionali”, hanno scritto.

La dichiarazione dei vescovi è giunta in un momento in cui i leader della NATO stanno rispondendo all’attività militare russa intorno all’Ucraina. Negli ultimi giorni, una serie di alleati NATO, tra cui Danimarca, Spagna, Francia e Olanda, ha annunciato che sta disponendo le proprie forze in Europa orientale.

Il New York Timesha riferito domenica che il Presidente statunitense Biden sta pensando di schierare da 1.000 a 5.000 uomini in Europa orientale di fronte all’apparente stallo delle trattative tra i rappresentanti russi e statunitensi.

Gli alleati NATO stanno rispondendo a quella che è percepita come una crescente minaccia russa all’Ucraina. Secondo il New York Times, i servizi di intelligence militare dell’Ucraina stimano che la Russia abbia ammassato 127.000 uomini lungo il confine russo-ucraino, e varie altre migliaia dovrebbero arrivare preso in Bielorussia.

La crisi russo-ucraina è iniziata nel 2014, quando la Russia ha invaso e annesso la penisola di Crimea. Nonostante un cessate il fuoco nel 2015, le tensioni con i separatisti alleati della Russia in Ucraina orientale sono di recente aumentate, e l’Ucraina ha lavorato per costruire le proprie difese. In risposta alle esercitazioni congiunte tra le forze ucraine e la NATO, il Presidente russo Vladmir Putin ha chiesto garanzie che la NATO non si espanda ulteriormente in Europa orientale.

“La minaccia ai nostri confini occidentali sta aumentando, come abbiamo detto varie volte”, ha affermato Putin in una cerimonia per gli ambasciatori al Cremlino a dicembre. “Nel nostro dialogo con gli Stati Uniti e i loro alleati, insisteremo sulla promozione di accordi concreti che proibiscano qualsiasi ulteriore espansione a est della NATO e la collocazione di sistemi di armamento nelle immediate vicinanze del territorio russo”.

L’Ucraina ha acquistato armi attraversto Stati Uniti, Gran Bretagna, Lituania, Francia e Turchia, sostiene Voice of America News. Il mese scorso, l’Amministrazione Biden ha approvato lo stanziamento di 200 milioni di dollari per promuovere la sicurezza dell’Ucraina.

In un discorso pronunciato mercoledì, come riferisce il New York Times, Putin ha negato che la Russia stia minacciando l’Ucraina, e ha affermato che stava prendendo “misure tecniche e militari adeguate” per rispondere alla crescente presenza della NATO nei pressi del confine russo.

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