Il 20 gennaio 2022 Marco Simoncelli, detto “Sic”, avrebbe compiuto 35 anni. Il campione di motociclismo, scomparso prematuramente in un incidente durante una gara in Malesia, nel 2011, proviene da una famiglia credente. Che nei mesi scorsi ha incontrato Papa Francesco in Vaticano. In quell’occasione il padre di Marco, Paolo Simoncelli, si è reso protagonista di un gesto sicuramente “anomalo”, nei confronti del pontefice.
“Sono veramente arrabbiato”
«Sono arrabbiato con il capo. Sono veramente arrabbiato, l’ho detto anche al Papa – ha ammesso Paolo Simoncelli -. Quando siamo andati a fare la visita a Roma con la Federazione italiana, ho preso il crocifisso che Bergoglio aveva al collo e gli ho detto: ‘Io sono molto incazzato con questo qui’. Lui ha detto che avevo ragione».
“Non mi aspettavo che il Papa fosse così”
Il padre di Marco Simoncelli non si aspettava «che il Papa fosse così, veramente una brava persona. Siamo rimasti soli con lui qualche minuto e io l’ho abbracciato. Ti garantisco che tutti gli altri intanto avevano le mani nei capelli. Ma a me non frega un cavolo, mi sentivo attratto da lui».
Gli abbracci
Il Papa ha ricambiato l’abbraccio di Paolo. «Prima di andare via mi ha chiamato e mi ha dato un altro abbraccio. È stato bello. Marco era un ragazzo che abbracciava, a me questa cosa è rimasta tutt’ora, mi piace tanto. Io nel mio giardino ho piantato una quercia grandissima».
La grande quercia
«Secondo me – ha concluso Paolo Simoncelli, parlando del figlio – Marco quando lo abbracciavi dava la sensazione di una grande quercia, una sensazione di forza, sentivi che ti potevi fidare, era qualcosa di bello. Mi piacerebbe che nel circuito di Misano, intitolato a Marco, piantassero una quercia proprio nella curva chiamata la ‘Quercia’, secondo me sarebbe un grandissimo omaggio».
