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Ramona, volontaria della Misericordia: una vita per gli altri fin oltre la morte

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Ramona Guzzetta - Facebook

Silvia Lucchetti - pubblicato il 03/02/22

Ramona Guzzetti, dopo 22 anni di volontariato nella Confraternita di Valladolmo, si è spenta qualche giorno fa a causa di un'emorragia cerebrale. La sua grande umanità ha travalicato la morte donando 11 suoi organi tra cui l'utero, che permetterà ad un'altra donna di trasmettere la vita

IlCorriere Buone Notizie rende omaggio ad una generosa volontaria siciliana di 42 anni, Ramona Guzzetta, morta prematuramente a causa di un’emorragia cerebrale.

Ramona, volontaria della Misericordia per 22 anni

La Misericordia di Valledolmo, un piccolo comune della provincia di Palermo, in cui era  entrata entusiasta all’età di 20 anni, la piange stringendosi commossa ai suoi familiari ed amici.

Una vita spesa per gli altri

Era nata ad Asti da padre siciliano che, andato in pensione, aveva sentito forte il richiamo della sua terra portando con sé sull’isola tutta la famiglia. Una sua amica ne illumina il carattere allo stesso tempo riservato e determinato:

Non era di molte parole, penso che quelle le riservasse con precisione certosina solo a coloro che amava, ma era fattiva, pratica, nobile nei suoi gesti concreti, senza fronzoli o  orpelli.

(Corriere)

La preghiera per gli ammalati e i fragili

Profondamente altruista, aveva fatto del volontariato la sua ragione di vita. Era credente, e più volte la settimana frequentava la Chiesa di Maria Santissima della Purità dove andava a pregareper le persone sofferenti e fragili.

Faceva molti sacrifici perché si divideva fra il lavoro di ragioniera, i turni di prima emergenza del 118 e le attività di protezione civile, oltre l’assistenza all’anziana madre  molto malata con cui viveva, accudendola amorevolmente.

Ramona, volontaria della Misericordia sempre pronta a donarsi

Nonostante questo importante impegno domestico aveva partecipato a varie missioni, tra cui a l’Aquila per il terremoto del 2009, così come ad Amatrice e Cascia per i sismi occorsi in anni più recenti.

Sempre pronta a donarsi, rispondendo sollecitamente a richieste grandi e piccole, come le sagre e le feste di paese.

Lei c’era sempre

Ramona c’era e portava raggi luminosi dentro la nebbia – così continua il ricordo dell’amica – con le sue tute colorate, con la sua risata piena di vivide sfumature. Lei c’era (…) Non c’era occasione pubblica in cui lei e la sua divisa non spiccassero sulle strade  grigie del paese.

(Ibidem)

Sembrava solo mal di testa

Ad un certo punto però l’imprevedibile:

All’inizio sembrava solo mal di testa – ricorda la presidente della Misericordia locale –  poi Ramona si è aggravata e ha lasciato un grande vuoto in tutta la comunità. Eravamo come sorelle.  

(Corriere)

Ha donato 11 organi

Il suo smisurato altruismo si è confermato fino alla fine: infatti anche negli ultimi  giorni le sue preoccupazioni andavano agli altri, ai pazienti e alle persone che aveva soccorso.

Una estrema sensibilità per la sofferenza umana che ha dimostrato fino al termine della sua vita proiettandosi ben oltre la stessa: ha infatti donato undici organi del suo corpo per poter ridare una speranza a chi non ha altre prospettive di cura se non il trapianto.

L’ultimo gesto d’amore di Ramona

Era questo il suo desiderio più grande impresso chiaramente nella carta di identità. Grazie all’utero di Ramona forse una donna riuscirà finalmente a generare, facendo diventare  “madre putativa” anche chi lo ha donato non avendo procreato in vita.

Sarebbe l’epilogo straordinario di una esistenza tutta improntata alla generosità e alla solidarietà, l’eredità più luminosa di una donna semplice dai capelli corti e il sorriso timidamente abbozzato in viso, orgogliosamente vestita con la tutta celeste e gialla della Misericordia.  

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