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Domenica di guerra in Ucraina: Messa nei rifugi antiaerei

oración en Kiev

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Alvaro Real - pubblicato il 28/02/22

La popolazione di Kiev ha vissuto la sua prima domenica di bombardamenti. Se la gente non può andare in chiesa, i sacerdoti vanno nei rifugi per celebrare l'Eucaristia

L’Ucraina ha vissuto la prima domenica sotto l’attacco dell’esercito russo. La popolazione vive con il terrore dei bombardamenti e degli attacchi militari, ma anche con fede, e si moltiplicano le Messe celebrate in “clandestinità”. Seminterrati e rifugi antiaerei diventano piccole cappelle in cui si celebra l’Eucaristia.

L’arcivescovo di Kiev, Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, afferma in un video: “Abbiamo superato un’altra notte terribile. Ma dopo la notte viene il giorno, viene il mattino, dopo l’oscurità viene la luce. Allo stesso modo, dopo la morte viene la resurrezione, che tutti oggi celebriamo con gioia. Questa domenica celebreremo Cristo Risorto presente tra noi, presente in Ucraina”.

A Kiev vige il coprifuoco, e quindi gli abitanti non possono andare in chiesa, e l’arcivescovo stesso chiede ai fedeli di “rimanere in casa per non rischiare la vita”.

Refugiados en Kiev

Per alleviare il problema verrà avviata un’iniziativa di “guerra”: “I nostri sacerdoti scenderanno nei sotterranei, nei rifugi antiaerei, e lì celebreranno le divine liturgie. La Chiesa è con il suo popolo. La Chiesa di Cristo porta con sé il Salvatore Eucaristico a chi vive momenti critici della sua vita, che ha bisogno di forza e speranza nella Resurrezione”, afferma Shevchuk.

Altrove, dove non è in vigore il coprifuoco, si è celebrata la Messa. L’arcivescovo ha chiesto a tutti: “Andate e partecipate alla divina liturgia. Confessatevi e comunicatevi tutti. Ricevete Cristo nell’Eucaristia e offritelo per chi non può partecipare alla liturgia di questa domenica. Offrite la Sacra Comunione per i nostri soldati. La nostra vita è oggi nelle loro mani. Offritelo oggi per i feriti, gli emarginati, quelli che sono diventati rifugiati di questa guerra sanguinosa in Ucraina”.

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Il video colpisce, e ha anche messaggi per gli operatori dei servizi d’emergenza, per i medici, i pompieri e tutti coloro che stanno lavorando senza sosta: “Vorrei ringraziare tutti coloro che oggi, ciascuno a modo suo, stanno lavorando per la vittoria dell’Ucraina”.

Si ringraziano anche coloro che fanno conoscere la situazione: “Ringrazio tutti coloro che cercano di dire onestamente al mondo la verità sull’Ucraina, che raccolgono aiuti umanitari e medicinali o semplicemente pregano per la vittoria dell’Ucraina. Crediamo che come il giorno viene dopo la notte e la resurrezione viene dopo la morte, anche dopo questa terribile guerra ci sarà una vittoria per l’Ucraina. E questo nuovo giorno avvicina questa vittoria a tutti noi in modo inesorabile e costante”.

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