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Un santo influenza il codice tributario – La nuova Costituzione Apostolica e le donne – & altro…

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John Paul II

DERRICK CEYRAC | AFP

i.Media per Aleteia - pubblicato il 01/04/22

Ogni giorno, Aleteia offre una selezione di articoli scritti dalla stampa internazionale sulla Chiesa e le questioni principali che preoccupano i cattolici nel mondo. Le opinioni e i punti di vista espressi in questi articoli non sono quelli degli editori

Venerdì, 1° aprile 2022

1 – Come una santa ha influenzato il sistema tributario statunitense

2 – La nuova Costituzione Apostolica e le donne: ministero o gestione?

3 – La guerra in Ucraina potrebbe alimentare il traffico di esseri umani, avverte una suora

4 – La rete latinoamericana Iglesias y Minería in Europa per aumentare la consapevolezza sullo sfruttamento delle risorse

5 – La storica visita “fuori programma” in Argentina durante la guerra da parte di Giovanni Paolo II

1 – Come una santa ha influenzato il sistema tributario statunitense

Santa Katharine Drexel è nota per la sua lotta per le necessità dei nativi americani e degli afroamericani all’inizio del XX secolo, ma pochi conoscono l’impatto che ha avuto sulla filantropia. Nel 1917 gli Stati Uniti avevano istituito un sistema di imposte federali sul reddito graduate che aveva fatto aumentare notevolmente le tasse di Madre Katharine, mettendo potenzialmente in pericolo l’opera caritativa del suo ordine religioso, le Suore del Santissimo Sacramento. Provenendo da una famiglia influente, Santa Katherine esercitò pressioni sul Congresso per approvare il “Philadelphia nun provision”, che stabiliva che chiunque avesse dato il 90% del proprio reddito in carità nei 10 anni precedenti era esente dalle tasse sul reddito. Solo una cittadina statunitense si adattava a questa descrizione: Madre Katharine. Questo ha permesso al suo ordine di portare avanti la sua opera caritativa, come contribuire con 50.000 dollari annui a sostegno dell’istruzione dei bambini nativi americani e afroamericani in un periodo di segregazione razziale. Si stima che nel corso della sua vita Madre Katherine abbia donato 20 milioni di dollari, ed è infatta la santa patrona della filantropia, spiega l’articolo. Anche se il “Philadelphia nun provision” è stato poi eliminato dal sistema fiscale statunitense, “è la genesi della deduzione caritativa ancora esistente”, ha spiegato un esperto consultato dal Catholic News Service.

Catholic News Service, inglese

2 – La nuova Costituzione Apostolica e le donne: ministero o gestione?

“Penso che dobbiamo distinguere tra gestione e ministero”, ha detto a Crux Phyllis Zagano, accademica specializzata in diaconato femminile nella Chiesa, parlando delle responsabilità permesse alle donne in base alla nuova Costituzione Apostolica di Papa Francesco. L’esperta considera il testo – che apre parzialmente le posizioni di leadership vaticane a qualsiasi laico battezzato, donne incluse – un passo importante nella visione di Papa Francesco, ma che non influisce necessariamente sul futuro delle donne nel diaconato. La Zagano ha affermato di non credere che “se una donna è prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede” “eserciti realmente il governo, ma agisca come persona che opera per il Papa”. Lo stesso si applica all’ordine di importanza dei tre dicasteri. Visto che il Dicastero per l’Evangelizzazione è davanti a quello della Dottrina della Fede, la Zagano conclude che l’evangelizzazione sia più importante, e da qui deriva “la necessità che le donne siano diacono”, perché è questo che fanno i diaconi, “predicano il Vangelo”.

Crux, inglese

3 – La guerra in Ucraina potrebbe alimentare il traffico di esseri umani, avverte una suora

“La situazione nei rifugi è difficile. Il cibo scarseggia, le condizioni igieniche sono molto precarie. Un caos di questo tipo è il benvenuto per i gruppi di trafficanti, che sfruttano i più vulnerabili: bambini isolati o giovani”, ha affermato suor Imelda Pool, che lotta da molti anni contro il traffico di esseri umani. Il conflitto in Ucraina rappresenta per lei il pericolo di vedere prosperare e diffondersi ancor di più questa piaga. Sono stati diffusi volantini che mettono in guardia gli Ucraini che stanno per fuggire e offrono loro semplici consigli: “Non dare mai il tuo passaporto a qualcuno che ti promette un viaggio. Fotografa la targa del pullman che prendi e dì a qualcuno che lo prenderai e dove stai andando”, si legge. “Il mondo chiede lavoro a basso costo, sesso a basso costo”, dice la suora; “i trafficanti sanno che le guerre danno loro delle opportunità. Il loro unico obiettivo è il guadagno; non hanno alcuna etica”.

Global Sisters Report (NCR), inglese

4 – La rete latinoamericana Iglesias y Minería in Europa per aumentare la consapevolezza sullo sfruttamento delle risorse

Dal 21 marzo al 6 aprile, una delegazione della rete latinoamericana Iglesias y Minería sta compiendo un viaggio per la promozione della consapevolezza in vari Paesi europei: Germania, Belgio, Austria, Italia e Spagna. Sono in programma visite al Parlamento Europeo, alla COMECE e al Vaticano. L’obiettivo è rendere l’Europa consapevole degli effetti dello sfruttamento delle risorse. Padre Dario Bossi, responsabile dei Missionari Comboniani in Brasile, spiega che l’impossibilità di accedere alle materie prime in Ucraina e Russia rischia di innescare “una ‘caccia’ alle abbondanti risorse naturali del continente” latinoamericano”. È quindi probabile che la “maledizione delle risorse” legata al modello di estrazione aumenterà, soprattutto visto che il Presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha dichiarato che “la guerra è un’opportunità per le attività minerarie”, denuncia il vescovo ausiliare di Belo Horizonte, Vicente de Paula Ferreira, membro della delegazione. L’obiettivo della visita è quindi sensibilizzare le istituzioni del Vecchio Continente nei confronti del “grido dei poveri della Terra”.

Nigrizia, italiano

5 – La storica visita “fuori programma” in Argentina durante la guerra da parte di Giovanni Paolo II

Papa Giovanni Paolo II si è recato in Argentina per appena 31 ore nel giugno 1982, in un viaggio programmato frettolosamente nel contesto della guerra delle isole Malvine. Questo “evento senza precedenti” nella diplomazia vaticana è stato organizzato per controbilanciare la visita che il Pontefice aveva fatto in Gran Bretagna appena due settimane prima. “Se il Papa non fosse andato in Gran Bretagna quindici giorni prima, il viaggio in Argentina non avrebbe avuto luogo”, ha affermato il vaticanista e direttore de Il Sismografo Luis Badilla in un’intervista all’agenzia argentina Telam. Il viaggio in Gran Bretagna era stato organizzato per due anni, dal 1980, ma dopo l’esplosione della guerre delle Malvine il Vaticano si era trovato in una situazione complicata. Piuttosto che sospendere la visita nel Regno Unito, che avrebbe anche irritato i rappresentanti della Chiesa anglicana, il Segretario di Stato ha deciso di organizzare anche una visita lampo in Argentina. In questo modo, il Papa poteva mostrare la sua vicinanza a entrambe le parti e chiedere la pace. Il Pontefice ha infatto pronunciato ben 39 volte la parola “pace” in un discorso esposto poco dopo il suo arrivo.

Telam, spagnolo

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