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Il messaggio del Pontefice allo zar – La ribellione religiosa dietro il conflitto russo-ucraino – & altro…

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UKRAINE WAR ECUMENISM

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i.Media per Aleteia - pubblicato il 04/04/22

Ogni giorno, Aleteia offre una selezione di articoli scritti dalla stampa internazionale sulla Chiesa e le questioni principali che preoccupano i cattolici nel mondo. Le opinioni e i punti di vista espressi in questi articoli non sono quelli degli editori

Lunedì, 4 aprile 2022

1 – Il messaggio del Pontefice allo zar

2 – Nel processo vaticano ci si concentra sull’ex custode – è una questione legale o personale?

3 – La ribellione religiosa dietro il conflitto russo-ucraino

4 – Egitto: Amnesty International chiede il rilascio di nove Copti

5 – Perché ci si chiede ancora se le donne possono avere ruoli di guida nella Chiesa?

1 – Il messaggio del Pontefice allo zar

Durante il suo viaggio a Malta, Papa Francesco ha annunciato che stava prendendo in seria considerazione una visita in Ucraina. Tutti hanno notato la sua denuncia dell’attuale “guerra fredda allargata” e le sue critiche nei confronti di “qualche potente, tristemente rinchiuso nelle anacronistiche pretese di interessi nazionalisti, che provoca e fomenta conflitti”. Anche se il Papa continua a non nominare Putin, “pochi dubitano” del fatto che le dure critiche siano nei suoi confronti, secondo il Corriere della Sera. Per Mosca, però, un viaggio del Pontefice in Ucraina sarebbe visto come un “regalo agli Stati Uniti”. La semplice prospettiva di una visita, per il quotidiano, mostrerebbe che “quell’architettura religioso-diplomatica costruita faticosamente per anni è stata almeno lesionata”. E che il Papa è pronto a denunciare in modo più preciso le responsabilità dei Russi se non pongono fine al conflitto.

Corriere della Sera, italiano

2 – Nel processo vaticano ci si concentra sull’ex custode – è una questione legale o personale?

Questa settimana sarà turbolenta sul fronte giudiziario vaticano, con una nuova audizione del cardinale Angelo Becciu sul suo rapporto con quella che i media italiani hanno soprannominato “la dama del cardinale”. I media faranno di tutto per scoprire quale ruolo abbia giocato colei che si è definita uno “007 umanitario”. L’audizione, in programma per giovedì, non è ad ogni modo la più importante della settimana, secondo il vaticanista statunitense John Allen. Su Crux, Allen sottolinea quella di martedì di René Brülhart, ex presidente dell’Autorità di Vigilanza Finanziaria, e del suo braccio destro Tommaso Di Ruzza, e definisce le accuse nei loro confronti “le più inspiegabili” di tutto l’impianto accusatorio. Quello di cui vengono imputati non è vero: non avevano alcun controllo statutario sui conti della Segreteria di Stato, sostiene Allen, che si chiede se non si tratti di una “vendetta” personale da parte del procuratore Gian Piero Milano. Secondo il giornalista statunitense, Milano non ha apprezzato il fatto di essere accusato nel rapporto dell’ispettorato antiriciclaggio dell’UE Moneyval, mentre René Brühlart è stato lodato. Se fosse così, questo chiamerebbe in causa la “legittimità” del processo e infliggerebbe un colpo terribile alle riforme finanziarie.

Crux, inglese

3 – La ribellione religiosa dietro il conflitto russo-ucraino

Dietro all’aggressione armata della Russia c’è un altro effetto meno visibile: una ribellione religiosa “senza precedenti” all’interno della Chiesa Ortodossa Russa. Sempre più leader di questa Chiesa sono in aperta opposizione al Patriarca Kirill di Mosca, e molti credenti ucraini hanno smesso di pregare per lui durante i servizi, il che rappresenta un forte atto di disobbedienza, dicono gli esperti intervistati dalla BBC. La ribellione si è diffusa al di là dei confini ucraini, ma questo Paese, con la terza popolazione ortodossa al mondo a livello numerico, occupa un posto cruciale nella Chiesa Ortodossa Russa. L’Ucraina fa parte del “mito di fondazione” come cuore della “Nazione russa”, e la sua capitale, Kiev, ha un significato spirituale che può essere paragonato a quello di Gerusalemme per il mondo cristiano. Se non è chiaro come si svilupperanno le cose, c’è già “un prima e un dopo” nel rapporto tra Ortodossi russi e ucraini, conclude l’articolo.

BBC, spagnolo

4 – Egitto: Amnesty International chiede il rilascio di nove Copti

Amnesty International ha esortato il Governo egiziano a rilasciare “immediatamente” nove cittadini copti detenuti “arbitrariamente”. Sono stati arrestati arbitrariamente dopo aver dimostrato il 22 gennaio per chiedere la ricostruzione di una chiesa date alle fiamme nel 2016 nel loro villaggio, Ezbet Farag Allah, a 220 chilometri dal Cairo. “Sono vari anni che le autorità egiziane ignorano gli appelli rivolti loro per la ricostruzione di questa chiesa, privando così 800 Copti di un luogo di adorazione nel loro villaggio”, denuncia la ONG per la difesa dei diritti umani. Il rapporto indica che dopo essere stati arrestati, i nove Copti sono stati interrogati bendati e ammanettati, senza la presenza dei loro avvocati. Alle loro famiglie non sono state fornite informazioni sul loro destino. Sono stati incriminati con accuse infondate di “terrorismo” solo per aver partecipato a una dimostrazione pacifica, protesta Amnesty. 

Terre Sainte, francese

5 – Perché ci si chiede ancora se le donne possono avere ruoli di guida nella Chiesa?

Dopo la pubblicazione della nuova Costituzione Apostolica di Papa Francesco, che stabilisce che qualsiasi fedele, incluse le donne, possa presiedere un corpo della Curia, la giornalista della rivista America Colleen Dulle riflette sulle donne nelle posizioni di leadership in Vaticano. In base alla sua esperienza precedente sulla questione, Dulle accoglie positivamente questa nuova apertura nella governance vaticana, ma mette anche in guardia su possibili ostacoli. “Ci sarà sicuramente resistenza all’idea che le donne ricoprano questi ruoli in un Vaticano ancora trincerato in una cultura clericale”, spiega, indicando come Papa Francesco abbia dovuto “combattere” le resistenze per nominare una donna come numero 2 del dicastero per le Comunicazioni.

America, inglese

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