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Il Regno Unito permetterà ai sacerdoti di impartire l’estrema unzione sulle scene del crimine

SACRAMENT OF ANOINTING

Adrian DENNIS | AFP

John Burger - pubblicato il 07/04/22

Il cambiamento di politica è stato promosso dall'assassinio di un membro cattolico del Parlamento, che non ha potuto ricevere l'estrema unzione

Ai sacerdoti cattolici in Gran Bretagna potrebbe essere permesso di avvicinarsi alle vittime sulle scene del crimine per amministare i Sacramenti, in base alle nuove linee guida della direzione nazionale della Polizia.

La decisione segue l’assassinio, nell’autunno scorso, di un membro cattolico del Parlamento britannico e la negazione del permesso a un sacerdote di avvicinarsi per dargli l’estrema unzione.

Il 15 ottobre 2021, Sir David Amess, membro della Camera dei Comuni, è stato assassinato mentre incontrava gli elettori in una chiesa nella zona orientale di Londra. Il personale medico di emergenza ha tentato invano di salvargli la vita dopo che un uomo lo aveva ripetutamente accoltellato.

Un sacerdote locale, p. Jeffrey Woolnough, è accorso alla Belfairs Methodist Church, dove Amess stava morendo, ma la Polizia non gli ha permesso di entrare nell’edificio, dicendo che era la scena di un crimine. P. Woolnough ha accettato la restrizione e ha recitato il Rosario per Amess fuori la chiesa.

In risposta a questo episodio, il vescovo Mark Davies di Shrewsbury ha chiesto il riconoscimento del sacramento dell’estrema unzione come un servizio d’emergenza, cosa che avrebbe permesso a p. Woolnough di avvicinarsi al parlamentare morente.

“Ogni cristiano cattolico spera di ricevere i sacramenti e di essere accompagnato dalla preghiera della Chiesa nella fase finale della propria vita”, ha affermato il vescovo Davies. “Ogni credente cattolico desidera ascoltare le parole di perdono e assoluzione di Gesù per l’ultima volta, essere rafforzato dalla grazia dell’unzione, accompagnato dall’assicurazione della preghiera della Chiesa e, ogni volta che sia possibile, ricevere la Santa Comunione”.

“È una cosa ben compresa negli ospedali e nelle case di cura, tuttavia gli eventi seguiti all’attacco omicida nei confronti di Sir David Amess suggeriscono che non è sempre inclusa nelle situazioni d’emergenza”, ha proseguito il vescovo Davies. “Spero che da questa terribile tragedia possa derivare una migliore comprensione del significato eterno dell’ora della nostra morte per i cristiani e del ministero della Chiesa come ‘servizio d’emergenza’”.

Il membro del Parlamento Mike Kane ha suggerito che i legislatori approvino un “emendamento Amess” garantendo ai sacerdoti di accedere alle persone che hanno bisogno di assistenza spirituale quando sono in pericolo di morte.

“I cattolici credono che l’estrema unzione aiuti a guidare l’anima a Dio dopo la morte, e quindi potremmo proporre un emendamento Amess perché ovunque si trovi, in una casa di cura o su una scena di un crimine, chiunque possa ricevere il sacramento”, ha dichiarato Kane.

Consultazioni

Secondo Simon Caldwell suThe Tablet, Dame Cressida Dick, commissario della Polizia Metropolitana, e il cardinale Vincent Nichols di Westminster, presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici di Inghilterra e Galles, si sono incontrati per trovare una soluzione alla mancanza di accesso per i sacerdoti. Gli incontri avrebbero portato a linee guida aggiornate elaborate dal British College of Policing

“Le linee guida aggiornate chiariscono che la Polizia può permettere ai sacerdoti di arrivare sulla scena del crimine per amministrare i sacramenti”, ha scritto Caldwell.

Si stabiliscono anche situazioni in cui l’accesso potrebbe essere limitato, come “la necessità di preservare la scena del crimine e il materiale che vi si trova”.

L’arcivescovo John Wilson di Southwark, che rappresentava la Chiesa cattolica nel gruppo di lavoro congiunto, ha espresso soddisfazione per i risultati.

“In un momento critico, questo sostegno spirituale e/o familiare può fare la differenza per le persone per cui è importante”, ha affermato in una dichiarazione del 31 marzo. “Per i cattolici, questo significa l’accesso di un sacerdote che potrà offrire l’assoluzione, l’estrema unzione e preghiere di accompagnamento – cose a cui spesso ci si riferisce come a ultimi riti. Siamo molto grati per questo”.

Ali Harbi Ali, 26enne musulmano britannico di origine somala, è accusato dell’omicidio di Amess e della preparazione di atti di terrorismo, anche se nega le accuse. Un processo doveva iniziare il 4 aprile presso la Central Criminal Court di Londra, ma i lavori sono stati rimandati di almeno 4 giorni perché il giudice è risultato positivo al Covid-19.

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