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La tradizione della Domenica delle Palme che aggiunge un colpo simbolico alla porta

PALM SUNDAY

Barbara Castello | GODONG

Philip Kosloski - pubblicato il 08/04/22

Il sacerdote si ferma alla porta della chiesa per bussare con la croce, aprendo simbolicamente le porte della Gerusalemme Celeste

Prima della celebrazione della Messa della Domenica delle Palme, il sacerdote in genere avanza in processione dalla fine della chiesa per ricordare la processione di ingresso di Gesù a Gerusalemme.

Secondo Dom Prosper Guéranger nel suo L’Anno Liturgico, quando il sacerdote si avvicinava alle porte della chiesa, bussava simbolicamente alla porta con la croce:

“Alla fine della processione, ha luogo una cerimonia piena del simbolismo più sublime. Tornando in chiesa, le porte vengono trovate chiuse. La processione trionfante si ferma, ma i canti di gioia proseguono. Viene cantato un inno in onore di Cristo Re con il suo coro gioioso, e il suddiacono colpisce la porta con il bastone della croce, la porta si apre e il popolo, preceduto dal clero, entra in chiesa proclamando la lode di Colui che è nostra Resurrezione e nostra Vita”.

Può sembrare una cosa da poco, ma è ricca di simbolismo.

“Questa cerimonia vuole rappresentare l’ingresso di Gesù in quella Gerusalemme di cui quella terrena è solo la prefigurazione della Gerusalemme Celeste, che ci è stata aperta dal nostro Salvatore. Il peccato dei nostri primi progenitori ce l’aveva chiusa, ma Gesù, Re della gloria, ne ha aperte le porte con la Sua Croce, di fronte alla quale viene meno ogni resistenza. Continuiamo allora a seguire le orme del Figlio di Davide, perché è anche il Figlio di Dio, e ci invita a condividere il Suo Regno con Lui”.

Il Rito Romano oggi non include il fatto di bussare alla porta, che viene invece mantenuto da chi celebra nella Forma Straordinaria.

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