Mercoledì, 13 aprile 2022
1. Il nuovo ambasciatore statunitense arriva in un contesto geopolitico unico
2. Suore ucraine aprono le porte del loro monastero ai rifugiati
3. Il frate francescano che aiuta il Vaticano con l’intelligenza artificiale
4. Israele offre di riscoprire i luoghi della Passione durante la Settimana Santa
5. Padre Stu, il vero sacerdote e la storia dietro il nuovo film di Mark Wahlberg
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1. Il nuovo ambasciatore statunitense arriva in un contesto geopolitico unico
L’11 aprile, Joseph Donnelly ha presentato le sue credenziali a Papa Francesco come 12° ambasciatore degli Stati Uniti presso la Santa Sede dal 1984. Se negli anni Ottanta il Presidente statunitense Ronald Reagan voleva legami più stretti con il Vaticano per via della percezione che gli Stati Uniti e il Papa polacco Giovanni Paolo II vedessero nell’Unione Sovietica un nemico comune, oggi “Donnelly assume l’incarico di ambasciatore in un momento in cui quel nemico comune è tornato per una vendetta nel contesto dell’attuale crisi in Ucraina”, spiega il vaticanista John Allen. Il giornalista statunitense ripercorre i rapporti tra il Vatciano e gli Stati Uniti di questi anni sottolineando come “Papa Francesco abbia reso chiara la sua ambivalenza personale nei confronti degli Stati Uniti”, soprattutto durante l’Amministrazione Trump e riguardo al conservatorismo americano tra alcuni cattolici e le proteste evangeliche. Allen indica che anche se “Donnelly arriva in un momento di profondo sconvolgimento globale”, per una volta gli scambi tra gli Stati Uniti e il Pontefice “non saranno contenziosi”, ma visto che gli Stati Uniti e la Santa Sede sono dalla stessa parte, la situazione “crea la possibilità di ogni tipo di nuove partnership tra i poteri mondiali rispettivamente più duro e più soft”.