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L’assassinio di un frate commuove la Bolivia a Pasqua

BOLIVIA

campanas.iglesiasantacruz.org

Pablo Cesio - pubblicato il 19/04/22

La Chiesa boliviana ha espresso vicinanza e solidarietà per la morte di fra' Wilberth Daza, trovato morto con segni di violenza la notte di sabato 16 aprile nella chiesa di San Francesco a Santa Cruz de la Sierra

Una Pasqua piena di costernazione e angoscia è stata vissuta a Santa Cruz dopo il ritrovamento del corpo senza vita, la notte della solenne Veglia Pasquale, del frate francescano Wilberth Daza, di 42 anni.

Secondo quanto hanno reso noto media locali come El Deber ed è stato confermato da Aleteia attraverso i Francescani in Bolivia, il frate è stato trovato con segni di violenza all’interno della chiesa di San Francesco.

Mentre proseguono le indagini, il Ministro del Governo Eduardo del Castillo ha reso noto che l’assassino “è già completamente identificato”. In questo senso, media come Unitel hanno pubblicato il 18 aprile che la Polizia stava compiendo operazioni per fermare l’omicida.

“È una persona che visitava costantemente la chiesa, non fa parte del clero cattolico. Conosceva però i movimenti della chiesa. Si tratta di un tossicodipendente”, ha spiegato del Castillo.

Secondo il comandante del dipartimento della Polizia di Santa Cruz, Erick Olguín, la morte del frate si sarebbe verificata per problemi collegati al luogo in cui si trovava il religioso. Unitel indica anche che il sospetto sarebbe un aspirante che era stato allontanato dalla congregazione.

La famiglia del frate sospetta che il crimine sia stato pianificato ed eseguito da più di un individuo, visto che la vittima era una persona robusta.

Le prime note diffuse sui media boliviani ricordavano anche che il frate assassinato era responsabile della gestione della cassaforte della chiesa, cosa che farebbe sembrare il furto il movente principale.

Il fratello della vittima, Edil Daza, ha affermato che le persone coinvolte sapevano dov’era custodito il denaro.

Dopo l’accaduto, le porte della chiesa sono state chiuse, e i fedeli hanno collocato delle fasce nere in segno di lutto, ha ricordato El Deber.  

Vicinanza e solidarietà della Chiesa

“Di fronte alla notizia del furto nel convento di San Francesco della città di Santa Cruz e del violento assassinio di fra’ Wilberth Daza Rodas OFM, la nostra Chiesa è in lutto e costernata per i fatti avvenuti”, segnala un messaggio diffuso dalla Conferenza Episcopale Boliviana (CEB) in cui si esprimono vicinanza e solidarietà alla famiglia e alla comunità.

“Chiediamo che si svolga un’indagine chiara e precisa il prima possibile, e che si arrivi a chiarire i terribili fatti”, prosegue la Chiesa nel messaggio diffuso il 17 aprile.

“Di fronte alla cultura della violenza che si vive in Bolivia, femminicidi, furti, omicidi, insicurezza cittadina…, esortiamo il popolo boliviano a impegnarsi e a lavorare per una cultura di pace in cui tutti possiamo vivere in fraternità”.

Questo lunedì i resti di fra’ Wilberth sono stati trasferiti a Machareti, dove la famiglia lo ha sepolto.

La Chiesa di Santa Cruz ha anche ricordato alcuni aspetti della vita del frate:

“Fra’ Wilberth era nato a Machareti – Sucre il 26 settembre 1979. Aveva professato i primi voti il 1° febbraio 2004 nell’Ordine dei Frati Minori della Provincia Missionaria boliviana di Sant’Antonio, e ha realizzato la professione solenne il 14 marzo 2009. Aveva svolto il suo lavoro missionario a Sucre, Cochabamba, En Copacabana – La Paz, Machareti, San Javier e nella città di Santa Cruz de la Sierra, nel convento della chiesa di San Francesco. Attualmente era Economo del convento di San Francesco”.

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