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“Il sacro non è un accessorio del potere” – “Febbre religiosa” in Cina – & altro… 

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Antoine Mekary | ALETEIA | I.Media

i.Media per Aleteia - pubblicato il 21/04/22

Ogni giorno, Aleteia offre una selezione di articoli scritti dalla stampa internazionale sulla Chiesa e le questioni principali che preoccupano i cattolici nel mondo. Le opinioni e i punti di vista espressi in questi articoli non sono quelli degli editori.

Giovedì, 21 aprile 2022

1. “Il sacro non è mai puntello del potere”, dice padre Spadaro in difesa del Papa

2. La “febbre religiosa” si diffonde in Cina

3. Le speranze per la pace del cardinale etiope Souraphiel

4. Un sacerdote può fare il politico? Il caso complicato di padre Drinan

5. José Mourinho visita l’ospedale pediatrico vaticano

1. “Il sacro non è mai puntello del potere”, dice padre Spadaro in difesa del Papa

Difendendo Papa Francesco da chi lo accusa di “neutralismo” di fronte al conflitto ucraino, il sacerdote gesuita padre Antonio Spadaro ha spiegato su La Stampa che con il Pontefice il sacro non è “mai puntello del potere”. Spadaro ricorda che Papa Francesco lo ha detto chiaramente al Patriarca Kirill quando ha dichiarato che la Chiesa non dovrebbe “usare il linguaggio della politica, ma il linguaggio di Gesù” – una trappola in cui il leader dell’Ortodossia russa è caduto, secondo il sacerdote gesuita. Non è tuttavia l’unico, sottolinea Spadaro, dicendo che Putin, Biden e l’ex Presidente ucraino Poroshenko hanno tutto mescolato la spiritualità con le immagini del guerriero. Il Pontefice “resiste alla fascinazione di fare del cristianesimo una garanzia politica, qualunque essa sia”, rompendo così con la “pretesa imperiale” dei Papi del passato, conclude l’intellettuale vicino a Papa Francesco.

La Stampa, italiano

2. La “febbre religiosa” si diffonde in Cina

“Di fronte all’aumento del materialismo e del consumismo che hanno accompagnato l’apertura del Paese, la religione ha trovato senz’altro il suo posto”, analizza il sinologo Claude Meyer, consulente del Centro Asiatico dell’Istituto Francese di Relazioni Internazionali. Tra i segni di questa situazione c’è la costruzione di chiese e l’espansione dei templi, ricorda. Il ritorno alla religione può essere spiegato in primo luogo con il fatto che “la spiritualità è profondamente radicata nella psiche cinese”, e quindi, secondo l’esperto intervistato dal quotidiano francese Le Figaro, il comunismo ateo è solo una sorta di parentesi nella storia cinese. Nel frattempo, però, il Partito Comunista continua a considerare il cattolicesimo una minaccia, e spinge per la sinizzazione della Chiesa. Claude Meyer ricorda che Pechino non sostiene l’autorità del Papa, un potere esterno, e torna alle quesioni sollevate dal recente accordo tra Cina e Vaticano sulla nomina dei vescovi.

Le Figaro, francese

3. Le speranze per la pace del cardinale etiope Souraphiel

L’arcivescovo di Addis Abeba, Berhaneyesus Demerew Souraphiel, è stato intervistato da Vatican News sulla guerra civile nella regione del Tigray e sulla crisi umanitaria dell’intero Corno d’Africa, afflitto da instabilità politica, siccità e scarsità di risorse. Le parole del Papa sulle “guerre dimenticate” sono state fonte di conforto nella Settimana Santa. L’Etiopia sta sperimentando una calma relativa. “Attualmente, almeno, non ci sono guerre o combattimenti come c’erano stati alcuni mesi fa”, ha dichiarato il cardinale etiope, sollevato nel vedere che i colloqui tra il Governo federale e le autorità del Tigray stanno andando avanti. “Ci auguriamo che questo negoziato in corso porti a una pace duratura”, spiega, sottolineando la gravità della situazione umanitaria e ricordando che l’Etiopia è sempre stata attiva nell’accoglienza dei rifugiati di conflitti esterni. “Abbiamo circa mezzo milione di rifugiati somali, circa 300 mila rifugiati eritrei e circa 430 mila rifugiati dal Sud Sudan. Abbiamo anche dei profughi siriani giunti ad Addis Abeba. Non so come siano arrivati ​​qui, ma le persone si spostano ovunque”, ha affermato.

Vatican News, italiano

4. Un sacerdote può fare il politico? Il caso complicato di padre Drinan

Nel 15° anniversario della sua morte, la rivista America ricorda padre Robert F. Drinan, un docente di Giurisprudenza gesuita che è stato anche membro del Congresso statunitense per 10 anni. Il suo mandato ha sollevato molte domande, tra cui quella sull’ipotesi che un sacerdote debba servire come funzionario eletto, l’aborto legale, la separazione tra Stato e Chiesa e lo scandalo Watergate. Padre Drinan era membro del Comitato Giudiziario della Camera che ha votato l’impeachment del Presidente Richard Nixon nel 1974, e si è anche schierato con i democratici pro-choice nei dibattiti sull’aborto legale negli Stati Uniti, cosa che ha offeso molti cattolici. Nel 1980, mentre preparava la campangna per un sesto mandato, Giovanni Paolo II ha chiesto ai Gesuiti di dirgli di ritirare la sua candidatura, cosa a cui ha obbedito. “Il suo impegno a favore della giustizia nella legge e in politica è stato davvero un’espressione della sua risposta all’amore di Dio, una risposta che ha affermato che amore e giustizia sono legati”, ha affermato padre Langan, che ha pronunciato l’omelia al funerale di Drinan nel 2007.

America, inglese

5. José Mourinho visita l’ospedale pediatrico vaticano

José Mourinho, allenatore portoghese dell’AS Roma, una delle due squadre calcistiche della capitale, ha visitato il 20 aprile l’ospediale pediatrico del Vaticano, il Bambino Gesù, incontrando pazienti e staff. È arrivato insieme al portiere della squadra, il suo compatriota Nuno Santos, e alla mascotte del club, “Romolo”. Mourinho ha portato doni giallorossi per circa 40 giovani pazienti, visibilmente emozionati per la possibilità di salutarlo e di ricevere autografi. Non è la prima volta che Mourinho compie un gesto del genere: il 31 dicembre scorso, ha infatti visitato un centro Caritas di Roma, portando la cena agli ospiti della struttura. 

Fanpage, italiano

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