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Giuni Russo devota alla Madonna del Carmelo: “portava sempre lo scapolare”

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Giuni-Russo-WIKIPEDIA

Medi1976, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Silvia Lucchetti - pubblicato il 02/05/22

La fede e il profondo amore per la Vergine Maria di Giuni Russo: "Se vuoi veramente qualcosa chiedila alla Madonnina".

L’ultimo numero di Maria con Te ospita uno speciale tributo alla cantante Giuni Russo attraverso il ricordo che ne fa, in una lunga intervista, la musicista Maria Antonietta Sisini.

La Sisini è coautrice di molti dei brani di Giuni, ma soprattutto compagna di una vita e amica, o meglio sorella dell’anima a partire dal 1969, quando si conobbero a Milano dove erano approdate sotto la spinta della loro comune passione artistica.

Maria Antonietta rappresenta la testimone privilegiata del percorso spirituale di Giuni che, quando le si facevano domande sulla sua fede, rispondeva con garbo:

Grazie, ma è una cosa mia, troppo intima e personale, preferisco custodirla nell’animo.

(Maria con te)

La malattia e la morte

Una spiritualità profonda, prossima al misticismo, sviluppatasi molto prima del 1999, quando all’età di 38 anni la cantante scopre di avere un tumore cerebrale che nello spazio di cinque anni la condurrà a morte.

Santa Teresa d’Avila e San Giovanni della Croce

Infatti già alla fine degli anni 80, attraverso gli scritti di San Teresa d’Avila e di San Giovanni della Croce, si era innamorata di Gesù e Maria ed aveva composto brani come Morirò d’amore,La sua figura e La sposa scoperti solo tardivamente o addirittura dopo la sua scomparsa.

40 anni di “Un’estate al mare”

Uno dei suoi più grandi successi: Un’estate al mare, che quest’anno compie 40 anni, aveva contribuito ad indurre il mondo discografico a relegarla in un ambito prettamente leggero e da tormentone estivo.

Il desiderio di mettere la sua voce al servizio di Dio

Giuni non ha mai rinnegato questo pezzo o il suo passato musicale, ma ad un certo punto della vita si era determinata a mettere la sua stupenda voce al servizio di Dio. Il cliché artistico che le era stato ritagliato le causò al riguardo molti ostacoli, tanto che solo nel 2003, l’anno prima della morte, riuscì a portare a Sanremo il pezzo Morirò d’amore che il  festival aveva rifiutato due volte.

La devozione mariana

Lo slancio mariano che caratterizzava la sua fede trova la prima testimonianza con il brano O vos omnes (O voi tutti), tratto dalle Lamentazioni di Geremia dell’Antico Testamento. Il passo: “O voi tutti che passate per la via, soffermatevi e vedete se esiste un dolore simile al mio”, appare una prefigurazione della sofferenza di Maria nella Salita al Calvario di Gesù.

I ricordi di Maria Antonietta Sisini

Antonietta ricorda il suo primo ascolto della canzone:

Mi venne la pelle d’oca, pensai che fosse bellissima e capace di entrare immediatamente nei cuori. La prima volta che la cantò in pubblico fu nel 1999 a Trezzo d’Adda, nella Chiesa di Santa Maria Assunta, nell’ambito della rassegna “La Musica dei cieli” e la gente era commossa, andò subito dopo da lei a ringraziarla per le emozioni che era riuscita a trasmettere.

(Ibidem)

I brani nati dopo il pellegrinaggio a Lourdes

O vos omnes fu scritto di ritorno dal pellegrinaggio a Lourdes insieme a Oceano d’amore ispiratole dall’acqua, dono della Vergine Maria a Bernadette.

Lo scapolare sempre, anche durante la chemioterapia

Giuni portava sempre lo scapolare, anche quando si recava in ospedale per sottoporsi alla chemioterapia. Aveva realizzato con le sue mani anche tre rosari, uno per Antonietta, uno per sé ed uno per Grazia, la madre di Franco Battiato, cui volevano entrambe un gran bene.

Giuni Russo e Franco Battiato

Coroncina che non fece per Battiato in quanto:

Franco aveva un modo tutto suo di cercare la spiritualità, fino anche a confondersi. Giuni invece era certa e convinta del cattolicesimo, era entrata in una dimensione mistica. Ma c’era molta complicità fra i due e Franco l’ammirava moltissimo, ne ha sentito profondamente la mancanza.

(Maria con te)

L’amicizia di Giuni Russo con madre Manuela della Madre di Dio

Un anno fa è scomparsa madre Manuela della Madre di Dio, priora del convento delle Carmelitane di Milano con cui Giuni aveva allacciato una profonda intesa. Antonietta riferisce questo particolare inedito:

“Giuni è in Paradiso”

L’attuale priora mi riferì che madre Manuela si staccò il respiratore e disse ansimando: “Dite a Antonietta che Giuni è in Paradiso” e sorrideva beata come se vedesse qualcosa di bello. Con un nodo alla gola pensai che anche Giuni quando si era spenta aveva fissato un punto della stanza e sorriso con un’aria di gioioso stupore.

(Ibidem)

“Avete un fazzoletto di terra per me?”

Poco prima di spirare Giuni aveva telefonato a madre Manuela chiedendole: “Avete un fazzoletto di terra per me?” (Maria con te), le stesse parole indirizzate alle consorelle da Santa Teresa d’Avila in punto di morte.

Le sue spoglie riposano al Cimitero Maggiore di Milano, nel campo riservato alle religiose carmelitane, sotto lo sguardo amorevole della statua della Vergine. 

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