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“Sono rinato a nuova vita a Lourdes”

UMBERTO RONDI SANTUARIO LOURDES

© Umberto Rondi

Umberto Rondi - pubblicato il 06/05/22

La testimonianza di Umberto Rondi, documentarista e volontario-Roma

A Lourdes (anche) la mia vita è cambiata per sempre. Questo pellegrinaggio si è rivelato un’immensa grazia: un dono straordinario da parte di Dio. Nel santuario di Nostra Signora di Lourdes posso dire di essere stato salvato e condotto da Maria Santissima verso Cristo, circondato dalla Sua Luce eterna. Di fronte alla Grotta di Massabielle io, come tanti altri, ho cominciato a vivere una trasformazione lenta ma al tempo stesso radicale e incandescente della mia fede; divenuta molto più forte e salda rispetto a prima.

Era l’agosto del 2015 e durante un periodo di sofferenza psicologica e disorientamento generale mi decisi – direi anzi senz’altro “fui chiamato’’ dalla Madonna e da Suo Figlio Gesù – a recarmi a Lourdes, da Barcellona, dove mi trovavo. Mi sentii subito più tranquillo e sereno non appena arrivai a Lourdes: non potevo neanche immaginare, però, quale sublime e indicibile, sconvolgente meraviglia mi attendeva e si stava di lì a poco per manifestare.

Ecco cosa accadde: la mattina dopo, ero in fila, con la candela, per andare alla Grotta dell’apparizione. Improvvisamente, giunse nel mio spirito una voce meravigliosa, limpida e nettissima, chiaramente dello Spirito Santo, che mi annunciava:

“Quando sarai di fronte alla statua della Beata Vergine, riceverai un messaggio. Accoglilo, anche se ti sembrerà un po’ strano’’.

Seppi subito intimamente che era tutto vero, che non era la mia immaginazione e che mi stava accadendo qualcosa di veramente unico e straordinario per me. Rimasi composto e concentrato, benché fossi, naturalmente, molto emozionato. Passo dopo passo arrivai, in pochi minuti, di fronte alla Grotta. Alzai la testa dirigendo i miei occhi verso la statua della Beata Vergine e… infinita Gloria di Dio: nel secondo stesso in cui il mio sguardo incrociò quello della Madonna sentii dentro di me questa frase sublime, folgorante completamente inaspettata:Fai una meditazione sulla morte, figlio mio’’.

Per una persona modesta e insignificante come me davvero si inverarono le parole di Gesù: “Nessuno può vedere il regno di Dio se non rinasce dall’alto”. E io, infatti, rinacqui. Letteralmente. “Omnia vincit amor’’, cantava Virgilio: figuriamoci quando è l’immenso e incommensurabile amore di nostro Signore a riversarsi su di noi, illuminando e rigenerando tutto! Abbiamo fede, apriamo la porta a Cristo, come ci esortò appassionatamente a fare san Giovanni Paolo II e le più inimmaginabili grazie ci giungeranno! Un invito di Dio che avrebbe rivoluzionato per sempre tutto ciò per cui avevo vissuto fino a quel momento, con tanta gioia, ardore, ubbidienza e un’eterna beata gratitudine che crescevano in me.

Un celestiale messaggio portatomi dalla Madonna che avrebbe trasformato nel profondo e con inenarrabili frutti, e per sempre, la mia vita e, conseguentemente, quella di tante persone e situazioni con cui sarei poi entrato in contatto: ma solo perché avevo avuto fede e ho continuato ad averla, pur fragile peccatore. Non era una frase triste, ma gioiosa!, e il vero inizio di un cammino di conversione. Significava, lo intesi subito (e ci continuo a meditare, anche con l’aiuto di sacerdoti): “convertiti, guarda Cristo come a una Persona viva che ogni giorno ti guidi; dai tutto te stesso per ciò che veramente conta; vivi per i valori eterni e dai un senso relativo e caduco, pur talvolta apprezzandoli, a quelli del mondo; esprimi i sentimenti alle persone fin quando sei in tempo, non temere la morte e la malattia, accetta la sofferenza inevitabile ma lasciala trasformare da Cristo; vivi con passione e battiti per la giustizia sociale”… e potrei continuare. “Nostra sorella morte”, scrisse san Francesco nel Cantico delle creature, un brano che costituisce una delle più alte meditazioni che si possano compiere: per vivere, per provare a vivere in un modo più degno e nobile alla ricerca della vita eterna: già quando siamo vivi.

Un messaggio di luce e benedizione immenso: invito tutti voi ad accoglierlo e a interpretarne il senso anche per la vostra vita: è infatti davvero un richiamo universale; una grazia donatami con lo scopo di farmi diventare più consapevole di quali siano i valori più importanti ed essenziali da seguire e di come dovessi guardare con più intensità e determinazione alle verità che davvero vivono, fioriscono e durano per sempre. 

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