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Liberato su cauzione il cardinale Joseph Zen

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AFP

Le cardinal Zen, en 2018.

Lucandrea Massaro - pubblicato il 11/05/22

Il 90enne vescovo emerito della città e noto sostenitore del movimento democratico locale era stato arrestato poche ore prima dal governo filo-cinese della metropoli

Secondo il giornalista di Hong Kong Kris Cheng, il cardinale Joseph Zen sarebbe stato rilasciato su cauzione la sera dell’11 maggio, poche ore dopo essere stato arrestato. Un’informazione che è stata diffusa anche dal Financial Times. Anche gli altri tre membri dell’ONG pro-democrazia, di cui il cardinale di Hong Kong è amministratore, arrestati il 10 e 11 maggio, sarebbero stati liberati su cauzione. La stampa cinese ha annunciato che un quinto membro, Cyd Ho, dovrebbe essere arrestato domani, riferisce ancora Kris Cheng.

L’accusa era tanto assurda quanto – nella logica cinese – verosimile e veritiera, infatti il porporato cinese, da sempre vicino al movimento democratico locale, era accusato di “collusione con forze straniere” nell’ambito di una indagine sul Fondo 612, una organizzazione che aiutava i manifestanti del 2019 nel pagamento delle spese legali della loro difesa dopo gli arresti oltre a quelle mediche. A darne notizia era stato il quotidiano locale The Standard.

La testata giornalistica del PIME, Asia News, spiega che “Zen era uno degli amministratori fiduciari dell’organizzazione benefica, che ha smesso di operare nell’ottobre scorso. Le autorità lo hanno arrestato insieme ad altri promotori del Fondo, tra cui la nota avvocatessa Margaret Ng, l’accademico Hui Po-keung e la cantautrice Denise Ho”.

Chi è Joseph Zen?

Joseph Zen Ze-kiun, detto Joseph Zen, è nato a Shanghai nel 1932. È entrato tra i Salesiani all’età di 12 anni e si è recato ad Hong Kong dove è stato ordinato sacerdote nel 1961. Superiore Ispettoriale dei Salesiani dal 1978 al 1983 , ha l’opportunità di viaggiare molte volte nella Cina continentale. È diventato vescovo coadiutore di Hong Kong nel 1996 e poi vescovo nel 2002, rimanendovi fino al 2009.

Nel 2006 Benedetto XVI lo ha creato cardinale, una nuova responsabilità che gli ha dato l’opportunità di far sentire la sua lotta contro il regime cinese e a favore della libertà religiosa. Segno della sua vicinanza al papa tedesco, quest’ultimo gli aveva chiesto di scrivere le meditazioni della Via Crucis per il Venerdì Santo al Colosseo nel 2008.

Da tempo quindi l’anziano presule è nel mirino del governo cinese per le sue posizioni contro le politiche di Pechino circa il controllo delle attività religiose e aveva criticato l’introduzione della controversa legge sulla sicurezza nazionale, perché – secondo lui – poteva essere usata contro la Chiesa.

Il cardinale da tempo criticava la Santa Sede circa la sua politica “distensiva” con la Cina.

La nota del Vaticano

Rispondendo alle domande dei giornalisti, il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, ha affermato quanto segue: “La Santa Sede ha appreso con preoccupazione la notizia dell’arresto del Cardinale Zen e segue con estrema attenzione l’evolversi della situazione”.

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