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Tragico: sacerdote sequestrato in Nigeria è stato giustiziato

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Padre Joseph Aketeh Bako

Fabian Obum Uzochukwu | Facebook

Francisco Vêneto - pubblicato il 13/05/22

“A causa dei suoi problemi di salute, non è riuscito a sopravvivere alla tortura”

Mercoledì 11 maggio è arrivata la tragica conferma del fatto che padre Joseph Aketeh Bako, sequestrato in Nigeria l’8 marzo, è stato codardamente assassinato dai criminali che lo tenevano prigioniero.

La notizia è giunta dall’arcidiocesi di Kaduna mediante un comunicato. Il crimine è stato perpetrato ad aprile; secondo l’arcidiocesi, padre Bako è stato ucciso qualche settimana dopo il sequestro.

Il cancelliere arcidiocesano, padre Christian Okewu Emmanuel, ha reso noto:

“Col cuore pesante, ma con una sottomissione totale alla volontà di Dio, annunciamo la morte di padre Joseph Aketeh Bako nelle mani dei suoi sequestratori, tra il 18 e il 20 aprile 2022. Le circostanze che hanno portato alla sua morte e la data sono state accuratamente verificate. Per questo la comunicazione viene effettuata solo in questo momento”.

Padre Joseph Aketeh Bako aveva 48 anni ed era stato sequestrato dalla propria parrocchia, dedicata a San Giovanni. Dopo il sequestro sono stati diffusi vari resoconti sul suo stato di salute, ma era molto difficile confermare le notizie.

Un altro sacerdote della stessa parrocchia, p. Emmanuel Anyanwu, ha riferito alla fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre il 29 aprile che il sacerdote sequestrato aveva sofferto molto prima di essere ucciso:

“È stato torturato perché i criminali stavano cercando di obbligarlo a pagare una grande quantità di denaro come riscatto. Ci sono stati torture fisiche e botte. A causa dei suoi problemi di salute, non è riuscito a sopravvivere alla tortura”.

Secondo un altro sacerdote che non ha voluto identificarsi pubblicamente, p. Joseph Aketeh è stato sequestrato insieme al fratello minore, che era andato in parrocchia a trovarlo e su cui non sono state diffuse nuove informazioni.

Il corpo del sacerdote ucciso non è ancora stato consegnato dai criminali.

Pur se ignorata dai cosiddetti “grandi media”, la situazione di persecuzione nei confronti dei cristiani nigeriani è catastrofica, al punto che un vescovo l’ha riassunta con una frase scioccante:

“Stanno uccidendo i cristiani come polli”.

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