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Sembrava impossibile, ma ora aspetta un bambino dopo aver chiesto preghiere ai monasteri

PREGNANT

Blue Planet Studio | Shutterstock

Matilde Latorre - pubblicato il 20/05/22

La forte testimonianza di una donna che, dopo aver realizzato un aborto ed essersi riconciliata con Dio, ha affidato il suo desiderio più profondo, quello di diventare madre, alla rete di preghiera dei 550 monasteri che pregano per i membri Aleteia Plus

La rete di 550 monasteri che pregano per i membri Aleteia Plus, lanciata appena qualche settimana fa in coordinamento con laFundación DeClausura, ha appena ricevuto questo messaggio emozionante da una donna che per motivi che ha rivelato chiede di mantenere l’anonimato.

* * *

Voglio senz’altro che la mia storia tocchi la vita di altre persone, com’è accaduto tante volte a me.

Da tre anni cercavo di rimanere incinta. Mio marito ha una bassa concentrazione di spermatozoi e il mio endometrio aveva un’iperplasia, principio di lesioni cancerogene che sono state trattate in questo periodo.

Quando ero giovane ho abortito, e non mi ero mai fermata ad analizzare la gravità di questo fatto. Non mi ero mai confessata, e lo attribuivo alla mia immaturità di allora. Nel corso di questo cammino, però, ho capito quanto avevo ferito Dio realizzandolo.

Nei passi del diario di Santa Faustina, quando Gesù nelle sue apparizioni si mostrava insanguinato e ferito, sentivo nel cuore l’angoscia di aver contribuito a quella condizione.

Ho cercato l’aiuto dei religiosi. Ho pregato molto. Ho rafforzato la mia fede. Alla fine mi sono confessata dopo quindici anni… Ho chiesto al Signore misericordia per il mio peccato.

Ho intrapreso un viaggio per reconciliarmi con Dio… Ho ripreso le Sacre Scritture, e leggo spesso il sito Aleteia. Sono tornata alla Messa settimanale. Ho approfondito e creduto nella Misericordia di Nostro Signore attraverso le letture, il Diario di Santa Faustina, recitando il Rosario della Misericordia e il Rosario quotidiano.

In quel momento, dopo che mi ero convertita ed ero tornata a Dio, ho aperto il sito di Aleteia come sempre e ho visto l’articolo in cui si spiegava come chiedere il sostegno della comunità religiosa per l’intercessione per le nostre richieste.

Ci stavamo avvicinando alla Domenica della Misericordia (prima Domenica dopo Pasqua).

Ho quindi rivolto la mia richiesta alla comunità di monache e monaci, ma ho detto a Dio che lo chiedevo solo se era la Sua volontà per me. Che accettavo i Suoi progetti, anche se non coincidevano con i desideri del mio cuore, ma che non mi allontanassi da Lui.

Poi, nella Messa della Misericordia, il 24 aprile, ho affidato al sacerdote il compito di chiedere alla comunità di pregare per gli uomini e le donne consacrati a Dio, che vivono in penitenza, nei chiostri, che danno la vita per pregare per noi, i peccatori.

E ora sono incinta, continuo a pregare quiotidianamente e sento la Grazia di Dio, giorno dopo giorno, perché ha avuto misericordia della Sua serva peccatrice. Mi sento molto amata da Lui!

Ho una vita nuova con Lui!

Non posso identificarmi perché credo che mi agiterebbe molto e mi sto prendendo cura di me stessa durante la gravidanza, ma credo che anche in forma anonima posso offrire la mia testimonianza di fede, dell’importanza della preghiera dei monaci e delle monache e dell’influenza di Aleteia, che ammiro con tutto il cuore.

Grazie per esserci interessati alla mia storia.

Sinceramente,

Cíntia 

* * *

Chiunque voglia condividere le sue intenzioni di preghiera con la rete di 550 monasteri che pregano per i lettori di Aleteia attraverso questo link: XXX

Aleteia, rete globale cattolica di informazione, in virtù della sua missione contribuisce, in collaborazione con la Fundación DeClausura, a comunicare la vita, la spiritualità e i prodotti dei monasteri contemplativi.

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