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La bella amicizia tra un giovane frate francescano e Papa Francesco

PADRE ROBERTO;POPE FRANCIS

Photo courtesy of Bret Thoman

Bret Thoman, OFS - pubblicato il 30/05/22

Quando il telefono ha suonato, p. Roberto non ha riconosciuto il numero. Ha deciso di rispondere, e questo ha cambiato per sempre la sua vita

Padre Roberto OFM è un frate francescano italiano di 39 anni. Quando è stato ordinato, nel 2010, non avrebbe mai immaginato che un giorno avrebbe avuto un’amicizia personale con il Papa, e men che meno che sarebbe stato scelto come padre sinodale. Lo Spirito Santo, però, opera in modi misteriosi.

P. Roberto è nato nel 1983 a Caldarola, anche se è cresciuto nella vicina Macerata. Nel 2002 è entrato nell’Ordine dei Frati Minori nella Provincia delle Marche.

Quando studiava a Roma nel 2016, assistiteva ogni settimana all’udienza generale del Papa, e aveva sempre l’opportunità di vedere Papa Francesco da vicino. Un giorno, il Pontefice ha fatto una pausa per salutarlo.

In quel momento, p. Roberto, emozionato, ha espresso alcune preoccupazioni che aveva circa il suo ruolo di direttore della pastorale giovanile della sua provincia. Dopo avergli risposto brevemente, il Santo Padre gli ha chiesto di scrivergli una lettera esponendo i suoi dubbi.

PADRE ROBERTO

Una lettera al Papa

Inizialmente p. Roberto non ha scritto la lettera, sentendosi indegno di distrarre il Pontefice. Quello stesso anno, però, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù in Polonia, il Papa ha detto qualcosa che lo ha colpito: bisogna seguire i propri sogni e lottare per realizzare i propri desideri. Quando p. Roberto è tornato a casa, ha deciso di scrivere la lettera e l’ha inviata al Segretario di Stato vaticano, riferendosi al breve dialogo che aveva avuto nell’udienza.

Circa un mese dopo, il telefono di p. Roberto ha suonato. Visto che era in macchina e il che il numero era sconosciuto ha ignorato la chiamata. Il giorno dopo ha ricevuto un’altra telefonata da un numero ignoto. Questa volta ha risposto. Era Papa Francesco!

Dopo che p. Roberto ha superato la sorpresa, i due hanno parlato per un po’. Francesco ha espresso la sua visione sulla gioventù e sul discernimento, e ha invitato il giovane frate ad andare in Vaticano per incontrarlo personalmente.

Una settimana dopo, p. Roberto è giunto a San Pietro. Nell’incontro, il Santo Padre gli ha parlato in modo più approfondito della sua visione pastorale per la gioventù e il ministero. In quel modo, Francesco stava presentando al frate il suo progetto di convocare Sinodo per la Gioventù, annunciato formalmente l’anno successivo.

Amicizia spirituale

Dopo quell’incontro si è formata un’amicizia spirituale tra Papa Francesco e p. Roberto, che hanno già parlato per telefono o si sono incontrati personalmente una mezza dozzina di volte. Il Pontefice ha invitato il francescano a partecipare a ogni fase dell’organizzazione e implementazione del Sinodo, invitandolo ad essere uno dei padri sinodali.

Oggi il Pontefice e p. Roberto si sentono di meno, ma sono ancora in contatto. In quelle occasioni, il Papa chiama affettuosamente Roberto “fraile”, il termine spagnolo per “frate”, parola che deriva da “frater”, “fratello” in latino.

Di fatto, il rapporto “fraterno” che si è formato tra il Pontefice e il giovane frate è coerente con la sua visione di fraternità nel mondo.

Che sia una fonte di ispirazione per tutti noi!

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