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Si può celebrare la messa in qualunque posto? 

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SJMV Jeunes

Padre Gaspard Craplet celebra una messa in montagna.

Valdemar De Vaux - pubblicato il 01/06/22

L’estate si avvicina, e con essa il suo carico di messe all’aria aperta, specialmente durante i campi scout. Ma che dice il diritto canonico sulle messe fuori dalle chiese? In fondo non parliamo di materia banale…

Per andare a messa dopo una bella escursione in montagna, festeggiare il 15 agosto oppure onorare Dio durante un campo scout, non è cosa rara che i preti celebrino l’eucaristia fuori dalle chiese. Certe volte financo in luoghi singolari! I pellegrini dell’Association des Brancardiers et Infirmiers d’Île-de-France (ABIIF) assistono ogni anno alla messa… nel vagone ferroviario del treno che li porta a Lourdes! 

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Messa celebrata in uno treno destinato a Lourdes, aprile 2015

Scritto per aiutare la santificazione del popolo di Dio, il Codice di Diritto Canonico ha previsto tutto (o quasi). Sul punto, cioè sulla possibilità di dire messa fuori da una chiesa, esso rimanda (come fa spesso) al discernimento dei pastori. In effetti, pur essendo aperto ad altre possibilità, esso ricorda che la norma è di celebrare in un luogo consacrato a questo scopo: 

La celebrazione eucaristica venga compiuta nel luogo sacro, a meno che in un caso particolare la necessità non richieda altro; nel qual caso la celebrazione deve essere compiuta in un luogo decoroso. 

CIC 932 § 1 

Una eucaristia “celebrata degnamente” 

Per dire messa su un kayak rovesciato dopo una discesa lungo il fiume oppure in cima alla cima appena scalata, bisognerebbe dunque che ci fosse “necessità”. Se il diritto canonico resta duttile (o vago), è perché è fatto per il bene dei fedeli, in modo che non si ritrovi a impedire di celebrare la messa, fonte e culmine della vita cristiana. Al contempo però essa è memoriale della passione e della risurrezione di Gesù, e dunque l’eucaristia deve essere celebrata degnamente. 

Se tale dignità passa anzitutto dal luogo scelto per la celebrazione, essa richiede anche altri elementi per garantire al corpo e al sangue di Cristo una cornice conveniente: 

Il sacrificio eucaristico si deve compiere sopra un altare dedicato o benedetto; fuori del luogo sacro può essere usato un tavolo adatto, purché sempre ricoperto di una tovaglia e del corporale.

CIC 932 § 2

Se il corporale può sembrare aneddotico, il fatto che il diritto confermi la sua necessità mostra che lo scopo è quello di evitare ogni attentato, morale o materiale, a Gesù realmente presente sotto le specie del pane e del vino. Il kayak instabile e la cima tormentata da un viavai di escursionisti non sembrano pertanto opportuni. 

Un’istruzione pubblicata nel 2004 dalla Congregazione per il Culto Divino, il dicastero vaticano dedicato alla Liturgia, aggiunge anche che per celebrare messa in qualsiasi posto che non sia un luogo adibito al culto divino è necessaria l’autorizzazione dell’Ordinario del Luogo, al quale spetta «apprezzare la necessità» di una simile iniziativa. 

Si comprende dunque che, malgrado la popolarità delle messe all’aria aperta, esse dovrebbero di fatto rispondere a una urgenza: l’impossibilità di partecipare a una messa in un giorno in cui vige un precetto a farlo, il bisogno di comunicare un morente… Nella storia della Chiesa, questo è il caso di molti preti incarcerati o a cui è stato proibito di celebrare i divini misteri… ma non è il caso di sfruttare tali mirabili eccessi per coprire le nostre pigrizie (o peggio: la nostra voglia di stravaganze). 

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio] 

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