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Il Padre nostro ci insegna le sole cose che è essenziale dire

PADRE NOSTRO MANI APERTE

NoonVirachada|Shutterstock

don Luigi Maria Epicoco - pubblicato il 15/06/22

Gesù ci insegna a pregare rivolgendoci a Dio come a nostro Padre: è questo l'aspetto fondamentale che rende cristiana la nostra preghiera.

Vangelo di Giovedì 16 Giugno

Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate. Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome;
 venga il tuo regno;
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.

(Matteo 6,7-15)

Ogni volta che voglio pregare mi ritornano alla mente queste parole del Vangelo di Matteo:

Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate”.

Questa annotazione di Gesù fa diminuire drasticamente ogni mio tentativo di riempire lo spazio della preghiera con molti ragionamenti e molte parole. So che sono capito anche se dico poco e se quello che dico (o non dico) lo scelgo con cura.

La preghiera del Padre nostro che Gesù aggiunge immediatamente dopo questa annotazione è esattamente un’accurata scelta di ciò che è essenziale dire. E tra tutte le poche cose che Gesù indica in questa preghiera, la cosa che più deve rimanerci impressa è la parola Padre.

Se Dio non è Padre, e noi non ne siamo convinti allora la nostra preghiera non è cristiana, e non ha nessuna vera efficacia. Questo è un aspetto su cui dovremmo fermarci tutti a riflettere.

Ma alla fine del Vangelo Gesù dà una sorta di verifica se per noi è chiara o meno la paternità di Dio:

“Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe”.

Il perdono è la grande verifica della paternità di Dio, infatti solo se Dio è mio Padre mi posso permettere di perdonare perché è Lui a fare giustizia per me, e soprattutto se è Padre anche il mio nemico è mio fratello o mia sorella. 

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