La storia del pianista iraniano Ramin Bahrami e della sua conversione al cristianesimo attraverso l'opera di Johann Sebastian Bach: "Era una musica così celestiale che ho subito avuto l’impressione che fosse il Signore che in quel momento cantava".
Su Credere viene presentata la parabola artistica e di fede del pianista iraniano Ramin Bahrami. La sua infanzia a Teheran si snoda sotto il regime di Khomeyni e nel segno della sanguinosa guerra Iran-Iraq, scoppiata il 21 9 1980, che farà contare in 8 anni oltre un milione di morti.
L’incontro di Ramin Bahrami con Bach
Un giorno, all’età di sei anni, mentre gli allarmi aerei suonano in continuazione, ascolta un disco portato da Parigi da un’amica di famiglia. Le musiche sono quelle di Johann Sebastian Bach, eseguite dal pianista canadese Glenn Gould, e gli cambieranno la vita.
“Avevo trovato la mia casa: il cristianesimo”
Anche tra le spine nascono le rose – afferma – mentre fuori c’era il fuoco, scoprivo Bach. Era una musica così celestiale che ho subito avuto l’impressione che fosse il Signore che in quel momento cantava. Non lo sapevo ancora ma avevo trovato la mia casa: il cristianesimo. Mi sono messo al pianoforte e ho pregato Dio di poter un giorno suonare in quel modo.