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Aquileia, l’antica città romana che una volta era un centro del cristianesimo medievale

Patriarchal Basilica of Aquileia

BearFotos | Shutterstock

Bret Thoman, OFS - pubblicato il 27/06/22

Nel Medioevo, la Chiesa di Aquileia vantava il titolo ti patriarcato, seconda a livello di importanza (in Italia) solo alla Santa Sede di Roma

Aquileia è una cittadina di poco più di 3.000 abitanti. Situata in Friuli-Venezia Giulia, è a breve distanza da Slovenia e Croazia. Anche se oggi è piuttosto tranquilla, in epoca romana è stata una delle città più grandi e importanti dell’impero.

La storia di Aquileia

Aquileia venne fondata come colonia romana nel 181 a.C.. Nel II secolo vantava una popolazione di oltre 100.000 persone. Era un importante centro commerciale, trovandosi in una posizione strategica tra il Mediterraneo e l’Europa centrale. Per via della ricchezza e dello status della città, le costruzioni – sia gli edifici pubblici che le residenze private – erano splendide.

Nella tarda antichità, la città iniziò a declinare. Nel 452 venne brutalmente saccheggiata dagli Unni guidati da Attila. Si riprese, ma non ebbe più la stessa importanza economica o politica.

La Chiesa di Aquileia rimase tuttavia importante per molti secoli, giocando un ruolo di rilievo nelle questioni ecclesiali e ospitando vari concili. Nel Medioevo, la Chiesa di Aquileia vantava il titolo ti patriarcato, seconda a livello di importanza (in Italia) solo alla Santa Sede di Roma. Nemmeno la Chiesa di Ravenna – che era un esarcato, o sede del governatore bizantino in Italia – vantava un rango simile. La Chiesa di Aquileia aveva perfino il proprio rito liturgico, noto come Rito di Aquileia, usato fino a Venezia e sopravvissuto fino al XVII secolo.

Nel XVIII secolo, la Chiesa di Aquileia perse il suo status. Oggi è stata ridotta a una chiesa parrocchiale! In ricordo della sua grandezza passata, però, resta una sede titolare ad Aquileia, e l’ordinario (il rettore) ha il diritto canonico di usare le insegne episcopali in sette occasioni durante l’anno.

Dell’antica città sono stati scavati 155 ettari, il che rende Aquileia il sito archeologico più importante nell’Italia del Nord. Detto questo, buona parte dell’antica Aquileia resta ancora sotto i campi e dev’essere dissotterrata.

Visita alla basilica

L’edificio di maggior spicco di Aquileia è la basilica patriarcale di Santa Maria Assunta. Affacciato su Piazza del Capitolo, insieme al battistero e al campanile, il complesso della basilica è notevole e imponente. Risalente all’epoca paleocristiana, serviva come antica cattedrale per il patriarcato di Aquileia. È stata costruita nel IV secolo, ricostruita nell’XI in stile romanico e rifatta ancora una volta nel XIII in stile gotico.

La facciata, in stile gotico-romanico, è collegata da un portico a due strutture: la “Chiesa dei Pagani” (detta così perché i catecumeni vi si riunivano prima del Battesimo) e i resti di un battistero del V secolo. L’interno consiste in una navata separata da due corridoi laterali da una serie di colonne e archi corinzi, un soffitto ligneo degli inizi del XVI secolo e affreschi all’interno dell’abside dell’XI secolo.

L’elemento che colpisce maggiormente della basilica è il pavimento a mosaico. Risalente all’inizio del IV secolo, il mosaico comprende più di 760 metri quadri, il che lo rende il più antico e ampio mosaico cristiano di tutto l’Occidente.

A sinistra, vicino all’ingresso della basilica c’è il Santo Sepolcro, una struttura dell’XI secolo costruite a somiglianza del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Veniva usata durante le liturgie della Settimana Santa. Sotto il presbiterio c’è una cripta. È tutta affrescata, incluse le colonne, con storie della vita di Gesù e Maria (pareti laterali e lunette), figure di santi (nelle volte) e quelle della vita di San Marco e di Sant’Ermagora (volte).

I resti di Sant’Ermagora, primo vescovo e patrono della città, sono conservati sotto l’altar maggiore. Secondo una tradizione locale, venne scelto da San Marco per guidare la giovane comunità cristiana di Aquileia, e venne ordinato vescovo da San Pietro. Ermagora e il suo diacono Fortunato evangelizzarono la zona, ma alla fine vennero arrestati dai rappresentanti dell’imperatore Nerone per proselitismo cristiano. Furono torturati e decapitati. Alcuni storici credono tuttavia che Ermagora sia vissuto nel III secolo.

Ad Aquileia, valgono una visita anche il Museo Nazionale Paleocristiano e il Museo Archeologico Nazionale.

Nel 1998, il complesso patriarcale della basilica e tutta l’estensione della città romana di Aquileia sono stati considerati patrimonio mondiale dell’UNESCO.

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