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La lettura protestante evangelica della nuova Costituzione – Una parrocchia offre cure palliative – & altro…

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POPE FRANCIS

VATICAN MEDIA | AFP

i.Media per Aleteia - pubblicato il 05/07/22

Ogni giorno, Aleteia offre una selezione di articoli scritti dalla stampa internazionale sulla Chiesa e le questioni principali che preoccupano i cattolici nel mondo. Le opinioni e i punti di vista espressi in questi articoli non sono quelli degli editori.

Martedì, 5 luglio 2022

1. Come la visita del Papa in Iraq ha aperto il Paese al turismo internazionale

2. Una lettura protestante evangelica della nuova Costituzione

3. Tributo a un sacerdote morto in Indonesia dopo aver promosso il dialogo per 50 anni

4. Una parrocchia di Córdoba offre cure palliative come alternativa all’eutanasia

5. Missionario francese ferito nel 2015 e rapito nel 2021 torna ad Haiti

1. Come la visita del Papa in Iraq ha aperto il Paese al turismo internazionale

E se l’immagine dell’Iraq stesse cambiando in parte grazie a Papa Francesco? Di recente, dozzine di influencers di YouTube e professionisti dei media hanno visitato l’Iraq e posto sotto la luce dei riflettori questo Paese lacerato da anni e anni di guerra. Alcune delle loro produzioni sfatano una serie di stereotipi associati al Paese arabo e ne sottolineano personaggi e siti di spicco a livello storico, culturale e artistico. AsiaNews riferisce che lo storico viaggio di Papa Francesco nel marzo 2021 ha avuto un grande impatto sull’industria turistica, “stimolando l’interesse tra i visitatori stranieri, sia nella regione che altrove”.

AsiaNews, inglese

2. Una lettura protestante evangelica della nuova Costituzione

Il pastore protestante italiano Leonardo De Chirico esamina la nuova Costituzione della Santa Sede Praedicate Evangelium, che considera una “carta d’identità” del Vaticano, ma anche una rappresentazione del “legame intrinseco tra la visione teologica e quella istituzionale della Chiesa romana”. De Chirico guarda con interesse alla dimensione sinodale della riforma del Pontefice, che mira ad “accorciare la distanza tra Roma e le Chiese particolari”. A questo scopo, il Papa “vuole che la missione sia al centro della vita istituzionale vaticana”, sottolineando quindi l’evangelizzazione prima della dottrina e della carità. Un ordine che sfida il pastore: “La Curia romana non è più pensata per essere essenzialmente una struttura difensiva guidata da un corpo che veglia sulla dottrina, ma deve diventare un vettore proiettato verso l’esterno al servizio della missione della Chiesa”. De Chirico constata una “modifica generica” ereditata dal Vaticano II, ma sottolinea la specificità dell’approccio assunto da Francesco analizzando la sua ultima enciclica, Fratelli tutti. A suo avviso, questo documento implica “una visione imperfetta di quello che significa ‘predicare il Vangelo’ secondo la Bibbia”. “Abbandonando qualsiasi desiderio di persuadere i non credenti a venire da Lui”, lamenta, Gesù viene “ridotto” dal Papa “al rango di punto di riferimento solo dei cristiani”.

Evangelical Focus, inglese

3. Tributo a un sacerdote morto in Indonesia dopo aver promosso il dialogo per 50 anni

Padre John Mansford Prior, morto il 2 luglio 2022, era nato e cresciuto in Inghilterra, ma ha trascorso la maggior parte della sua vita in Indonesia come accademico e teologo di spicco, promuovendo il dialogo interreligioso e gli studi biblici tra una miriade di notevoli successi. Nato nel 1946, era stato ordinato nel 1972 come sacerdote missionario della Società del Verbo Divino. L’anno dopo era arrivato a Flores, un’isola dell’Indonesia orientale in cui il 90% della popolazione è cattolico, anche se il cattolicesimo è una religione minoritaria nel Paese a maggioranza musulmana. Da allora aveva fondato e guidato varie parrocchie a Flores, concentrando il suo lavoro sulla promozione e lo studio del dialogo interculturale e interreligioso. Nel 2008 aveva anche guidato un seminario in Australia intitolato “Comprendere l’islam oggi: volti e sentimenti dietro i titoli”. L’autore dell’articolo sottolinea la necessità di dialogo e comprensione costanti tra islamici e cristiani e richiama le lamentele di padre Prior per il fatto che “oggi questi intimi legami siano purtroppo difficili da stabilire come risultato della politicizzazione di quasi ogni dimensione dei rapporti tra musulmani e cristiani”. “Il dialogo e la pace sono stati la missione prioritaria di padre Prior per tutta la sua vita, come ha dimostrato con parole, scritti e azioni […] La sua morte è una perdita irreparabile per la teologia e la sociologia nella regione. I suoi grandi contributi come sacerdote missionario e studioso lasciano tuttavia un’eredità impagabile”, conclude il giornalista.

UCA News, inglese

4. Una parrocchia di Córdoba offre cure palliative come alternativa all’eutanasia

Se l’eutanasia è stata legalizzata in Spagna nel 2021 e messa subito in pratica, tre donne che da tempo difendono la vita dal concepimento alla morte naturale hanno unito le forze con il parroco della chiesa di Nostra Signora della Consolazione di Córdoba creando la Fondazione Contigo siempre (“Con te, sempre”), con cui offrono di accompagnare i pazienti malati terminali con cure mediche specializzate. L’obiettivo è fornire assistenza domiciliare tenendo conto delle necessità sanitarie e spirituali dei pazienti, ma anche alleviando le famiglie, assicurando che qualcuno resti al capezzale del malato quando le persone a lui care hanno bisogno di una pausa. Per il team della Fondazione Contigo Siempre, “a volte non si può fare molto per la malattia, ma si può sempre fare qualcosa per il paziente”. Si è già iniziato a raccogliere il materiale necessario per alleviare la sofferenza verso la fine della vita del paziente, come sedie a rotelle o materassi speciali per evitare le piaghe da decubito. Uno dei membri spiega che l’associazione è cattolica ma aperta a tutti. “Vogliamo semplicemente trasmettere l’amore di Dio a tutti coloro che ne hanno bisogno, e aiuteremo chi lo chiede a incontrare Dio. Vogliamo che i malati muoiano in pace con la speranza di trovare dall’altra parte la tenerezza che hanno ricevuto nei loro ultimi giorni sulla Terra”, conclude.

Alfa y Omega, spagnolo

5. Missionario francese ferito nel 2015 e rapito nel 2021 torna ad Haiti

“Una terra ha conquistato il suo cuore e ha quasi preso la sua vita”: così il quotidiano Ouest-France presenta l’attaccamento ad Haiti del sacerdote missionario francese Michel Briand, che a 68 anni tornerà presto nell’isola in cui è stato vittima di colpi di arma da fuoco e rapito da una gang. Sostenuto dall’associazione Ouest-France Solidarité, il presbitero intende rimanere fedele alla gente che lo ha accolto per 37 anni. “È una storia d’amore. Ho scoperto un popolo affettuoso che desidera il cambiamento”, ha affermato. Arrivato ad Haiti nel 1986, il missionario della Società di San Giacomo ha servito per vent’anni in varie zone del Paese. Alla fine dell’agosto 2015 è stato assalito da un bandito che lo ha ferito a colpi di arma da fuoco. Ricoverato in Francia, è poi tornato ad Haiti, dove nel 2021 è stato rapito con altre 9 persone, venendo rilasciato varie settimane dopo a seguito del pagamento di un riscatto. “Nonostante quello che ho sofferto, resto e do il mio piccolo apporto alla speranza”, ha affermato p. Briand. Se gli Haitiani vivono “con la paura di essere rapiti”, il sacerdote crede che la gente debba trovare speranza. “Non è il denaro che può salvare il Paese, ma l’anima haitiana”, sostiene.

Ouest-France, francese 

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