A una quindicina di chilometri da Poznan, nella Polonia occidentale, c’è un piccolo villaggio abitato in gran parte da velisti, perché circondato da ben due specchi d’acqua: il Lago Grande e il Lago Piccolo di Kiekrz. Sulle rive di quest’ultimo si trova il convento delle Suore di Nostra Signora della Misericordia.
Si tratta del convento in cui santa Faustina Kowalska, canonizzata nel 2000 da Giovanni Paolo II, soggiornò per tutta l’estate del 1929. La giovane consacrata aveva pronunciato i voti tre anni prima, ed era arrivata a Kiekrz il 7 luglio 1929 per rimpiazzare una suora malata che lavorava in cucina. Fu passeggiando un pomeriggio sulle rive del lago, nei pressi di uno degli alberi più vecchi, che Faustina visse un’esperienza mistica – un incontro con Gesù.

L’incontro in riva al lago
Non si conosce la data esatta della visione, ma suor Faustina ne ha descritto ogni dettaglio nel Diario da lei curato su richiesta del direttore spirituale, padre Michal Sopocko. Vi annotò il messaggio che Gesù le trasmise:
Quando ero a Kiekrz per sostituire una delle suore, per un breve periodo, un pomeriggio ho attraversato il giardino per fermarmi a bordo-lago. Per un lungo momento, sono rimasta pensierosa in contemplazione davanti alla bellezza della natura. All’improvviso ho visto Gesù di fianco a me, il quale mi ha detto: «Tutto questo l’ho creato per te, sposa mia, e sappi che tante bellezze non sono nulla in paragone a quel che ho preparato per te nell’eternità».
La mia anima è stata inondata da tanto grande consolazione che sono rimasta lì fino a sera, e mi sembrava che fosse passato poco tempo. Era il mio giorno libero, riservato a un ritiro personale, e dunque avevo piena disponibilità di tempo per la preghiera. Com’è buono, infinitamente, Dio! Ci copre della sua bontà! Il più delle volte, il Signore mi manda le grazie più grandi quando io non me le aspetto.
Faustina Kowalska, Diario 158
Non era la prima volta che la religiosa vedeva Gesù: negli appunti, la giovane precisava di aver avuto la prima apparizione in occasione di un ballo (molto prima del suo ingresso in convento), e che a questa avevano fatto seguito molte altre “apparizioni private” lungo tutto l’arco della sua vita. Benché sapesse che la sua visione sulla riva del lago di Kiekrz (come le successive, tra cui la più nota, del 1932) non fosse un’illusione, Faustina aveva la profonda intuizione di quanto a lungo avrebbe dovuto attendere perché tutte le sue rivelazioni private fossero approvate dalla Chiesa. Suor Elzbieta, responsabile della comunicazione della Congregazione, spiega ad Aleteia:
Poiché non esiste uno specifico decreto in merito alle apparizioni private, è l’imprimatur dato il 18 aprile 1979 al suo Diario dal cardinale Franciszek Macharski, allora arcivescovo di Cracovia, e dal teologo Ignacy Rozycki, che poi avrebbero seguito anche la canonizzazione, a valere un po’ da suggello ecclesiastico.
Del resto, pur avendo Faustina trascorso appena qualche settimana nel convento di Kiekrz, la sua presenza ha segnato le consorelle. La superiora ha anche scritto alla generale della Congregazione di essere persuasa della vita profondamente spirituale che abitava suor Faustina, la quale a suo avviso
godeva certamente di particolari grazie da parte del Signore.

In ricordo dell’incontro con Gesù in riva al lago, le suore di Kiekrz hanno restaurato la passeggiata che la santa prendeva per raggiungere il lago. Lungo il percorso, inaugurato il 5 ottobre 2005, nella solennità della nascita della santa, degli antichi salici restano testimoni delle passeggiate della “segretaria della Divina Misericordia”. Lì dove la religiosa ebbe l’apparizione di Gesù è stato costruito un altare con una grande croce. In ultimo, nel 2015, la cappella del convento è diventata santuario di Santa Faustina.

La comunità di Kiekrz conta oggi dieci suore, che tengono in piedi un ostello per madri single e accolgono i pellegrini che vengono per un ritiro spirituale sulle rive del lago dove santa Faustina ha vissuto un incontro con Gesù. Un’idea per l’estate?
[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]