Nella storia del beato Alce Nero (Little Powder River, Usa, 1º dicembre 1863 – Pine Ridge, Usa, 19 agosto 1950), sciamano pellerossa dei Sioux che divenne cattolico da adulto e fu catechista tra la sua gente, si legge che un sogno/visione lo condizionerà per tutta la sua vita. Don Marcello Stanzione ne parla nel libro “Nel cuore della notte Dio ci parla” (Mimep Docete).
A 9 anni
A 9 anni il mondo degli spiriti comunica ad Alce Nero che avrà un compito quasi messianico per aiutare il suo popolo a superare le terribili prove che lo attendono.

“Vieni, i tuoi avi ti chiamano”
Ecco come lo racconta Maurizio Stefanini nel suo libro della casa editrice Mimep-Docete “Un Beato tra i sioux”:
“Una volta accampati, stavo sdraiato nella mia tenda e mia madre e mio padre erano seduti accanto a me. Io potevo vedere attraverso l’apertura della tenda, e c’erano due uomini che scendevano dalle nuvole, a testa in giù come frecce che cadono. Ciascuno portava una lunga lancia, e queste lance dardeggiavano lampi a zig-zag. Gli uomini scesero a terra e rimasero a una certa distanza; mi guardavano e dicevano: «Presto! Vieni! I tuoi Avi ti chiamano!».
Gli angeli della tradizione cristiana
I due spiriti alati che vengono a prendere Alce Nero, assomigliano in modo impressionante ad angeli della tradizione cristiana, pur filtrati attraverso l’immaginario estetico lakota.
“I due uomini con le lance”
E prosegue il racconto: “I due uomini con le lance erano adesso accanto a me, uno a destra e l’altro a sinistra, e i cavalli si disposero nei loro quadranti, guardando verso il centro, per file di quattro. E il più vecchio degli Avi parlò con una voce gentile e disse: «Entra pure e non avere paura. E quando parlò, tutti i cavalli dei quattro quadranti nitrirono per incoraggiarmi. Allora entrai e mi trovai davanti ai sei, e sembravano più vecchi di quanto possa esserlo un uomo: «vecchi come le montagne, come le stelle»”.
“Intermediario per il mio popolo”
Da qui seguì una visione estremamente complessa e in proposito lo stesso beato Alce Nero raccontava: “La mia visione mi ha designato come intermediario per il mio popolo e avrei avuto bisogno di tutta la vita per capire a fondo il messaggio che mi era stato trasmesso”.
L’incontro con i missionari
Per un certo periodo di tempo, il beato Alce Nero cercherà di farlo nelle vesti di un guaritore e sciamano della fede tradizionale. Poi, dopo essere passato per il protestantesimo e per il nuovo culto della Danza degli Spiriti, un incontro con i missionari lo portò a reinterpretare quel che aveva visto nel sogno alla luce della fede cattolica.
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