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Gli spiriti nei sogni del beato Alce Nero: così da sciamano diventò cristiano

BLACK, ELK, SIOUX

Thomas Lightningbolt | Youtube

Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 12/07/22

Nella conversione dello sciamano pellerossa Sioux ci sono due figure determinanti "che scendevano dalle nuvole". Ed assomigliano ad angeli cristiani

Nella storia del beato Alce Nero (Little Powder River, Usa, 1º dicembre 1863 – Pine Ridge, Usa, 19 agosto 1950), sciamano pellerossa dei Sioux che divenne cattolico da adulto e fu catechista tra la sua gente, si legge che un sogno/visione lo condizionerà per tutta la sua vitaDon Marcello Stanzione ne parla nel libro “Nel cuore della notte Dio ci parla” (Mimep Docete)

A 9 anni

A 9 anni il mondo degli spiriti comunica ad Alce Nero che avrà un compito quasi messianico per aiutare il suo popolo a superare le terribili prove che lo attendono. 

BLACK ELK
BLACK ELK Il famoso “medicine man” Lakota Sioux, che combatté a Wounded Knee, si convertì al cattolicesimo a 40 anni quando un sacerdote gesuita obiettò alla sua cerimonia di guarigione. Da predicatore laico, Alce Nero andò in missione, convertendo centinaia di persone.

“Vieni, i tuoi avi ti chiamano”

Ecco come lo racconta Maurizio Stefanini nel suo libro della casa editrice Mimep-Docete “Un Beato tra i sioux”: 

“Una volta accampati, stavo sdraiato nella mia tenda e mia madre e mio padre erano seduti accanto a me. Io potevo vedere attraverso l’apertura della tenda, e c’erano due uomini che scendevano dalle nuvole, a testa in giù come frecce che cadono. Ciascuno portava una lunga lancia, e queste lance dardeggiavano lampi a zig-zag. Gli uomini scesero a terra e rimasero a una certa distanza; mi guardavano e dicevano: «Presto! Vieni! I tuoi Avi ti chiamano!».

Gli angeli della tradizione cristiana 

I due spiriti alati che vengono a prendere Alce Nero, assomigliano in modo impressionante ad angeli della tradizione cristiana, pur filtrati attraverso l’immaginario estetico lakota. 

“I due uomini con le lance”

E prosegue il racconto: “I due uomini con le lance erano adesso accanto a me, uno a destra e l’altro a sinistra, e i cavalli si disposero nei loro quadranti, guardando verso il centro, per file di quattro. E il più vecchio degli Avi parlò con una voce gentile e disse: «Entra pure e non avere paura. E quando parlò, tutti i cavalli dei quattro quadranti nitrirono per incoraggiarmi. Allora entrai e mi trovai davanti ai sei, e sembravano più vecchi di quanto possa esserlo un uomo: «vecchi come le montagne, come le stelle»”.

“Intermediario per il mio popolo”

Da qui seguì una visione estremamente complessa e in proposito lo stesso beato Alce Nero raccontava: “La mia visione mi ha designato come intermediario per il mio popolo e avrei avuto bisogno di tutta la vita per capire a fondo il messaggio che mi era stato trasmesso”. 

L’incontro con i missionari 

Per un certo periodo di tempo, il beato Alce Nero cercherà di farlo nelle vesti di un guaritore e sciamano della fede tradizionale. Poi, dopo essere passato per il protestantesimo e per il nuovo culto della Danza degli Spiriti, un incontro con i missionari lo portò a reinterpretare quel che aveva visto nel sogno alla luce della fede cattolica.

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