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La frase che troncava di netto le discussioni tra Louis e Zélie Martin 

Louis et Zélie Martin

@Sanctuaire Louis et Zélie d Alençon

Mathilde De Robien - pubblicato il 12/07/22

Prima coppia canonizzata nella storia della Chiesa, Louis e Zélie Martin sono festeggiati il 12 luglio, anniversario del loro matrimonio. È l’occasione per riscoprire come, con una punta di ironia, risolvevano le piccole tensioni coniugali.

Benché aspirassero alla santità, Louis e Zélie Martin (i genitori di santa Thérèse di Lisieux) non erano certo immuni da piccoli conflitti nella loro vita matrimoniale. Le lettere di Zélie riportano alcuni episodi di frizione o di discussione, senza tuttavia lamentarsene o sfogarvi dell’amarezza. 

Ad esempio, Zélie temeva la reazione di Louis quando gli scriveva che si apprestava a sistemare la sua postazione da orologiaio mentre lui si trovava in trasferta a Parigi: 

Quando riceverai questa lettera, sarò occupata a sistemare il tuo tavolo da lavoro; non ti arrabbierai, non perderò niente. 

Se Zélie scrive così, vuol dire che aveva già fatto esperienza di come il marito non apprezzasse certe… pulizie. 

Sembra anche che Louis tendesse a ritenere la moglie un tantino prodiga, ma Zélie si difendeva così: 

Ho un bel spiegargli che non posso fare diversamente, ma fa fatica a credermi. Però mi dà fiducia, sa bene che non lo manderò in rovina. Te lo scrivo per farti ridere. 

Altro argomento di dissenso nel maggio 1871: Zélie evoca un viaggio a Lisieux con le ragazze, inclusa una Céline neonata. Louis riteneva che la cosa fosse folle. Zélie concluse: «Louis ha ragione, potrei pentirmene». 

In ultimo, un giorno in cui si alzavano i toni fra Louis e Zélie la figlia, Pauline, allora assai piccola, si avvicinò alla madre e le chiese: 

Mamma, è questa una famiglia male assortita? 

Zélie scoppiò a ridere e disse: 

Non temere, amo molto tuo padre. 

E subito ripetè al marito la dichiarazione d’amore, che a sua volta rise. Divenne un modo di dire comune in famiglia, che divenne il modo per troncare di netto i conflitti. Quando Louis e Zélie cominciavano a litigare, uno dei due ricordava all’altro: 

Occhio, o diventiamo una famiglia male assortita! 

Il tono era ironico, ma non intendeva certo farsi beffe di qualche “famiglia male assortita”: era ironico perché la frase alludeva al timore della piccola Pauline. Insomma era per sdrammatizzare il conflitto e rientrassi su ciò che per loro era l’essenziale: attingere a Dio, attraverso la preghiera e l’eucaristia, la fonte del loro amore. 

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio] 

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