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Scoprite l’ascensore per il Cielo, vi cambierà la vita (FOTO)

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Matilde Latorre - pubblicato il 17/07/22

La lezione più rivoluzionaria lasciata da Santa Teresina di Lisieux è ancora ignota a molti cristiani

Siete frustrati nella vostra vita cristiana? Vi sentite in difficoltà di fronte alla testimonianza dei santi e pensate di non riuscire a imitarli? Una delle sante più grandi di tutti i tempi provava la stessa cosa… fino a quando ha trovato la soluzione: l’ascensore per il Cielo.

Stiamo parlando di Santa Teresina del Bambin Gesù (1873-1897), religiosa carmelitana scalza francese morta ad appena 24 anni e dichiarata dai Papi patrona delle missioni, Dottore della Chiesa e “la santa più grande dei tempi moderni”.

Il malinteso

Com’è successo a molti di noi, Teresina viveva in una comunità ecclesiale piuttosto rigorista, in cui il cristianesimo veniva a volte confuso con le forme o l’etica.

Allo stesso tempo, adorava le storie dei santi, storie d’amore nei confronti di un Dio eroico, sigillate con l’effusione del proprio sangue.

Si sentiva vittima di un grande malinteso: non avrebbe mai potuto essere santa, perché non aveva né la forza né il coraggio dei martiri o dei missionari che tanto ammirava.

Due anni prima di morire, su indicazione di sua sorella, suor Pauline, anche lei religiosa, Teresina iniziò a scrivere su un quaderno i suoi appunti spirituali, che poi sarebbero diventati la “Storia di un’anima”.

Al capitolo X, Teresa di Lisieux riconosce: “Ho sempre desiderato essere una santa, ma – ahimé – ho sempre accertato, quando mi sono paragonata ai santi, che tra essi e me c’è la stessa differenza che tra una montagna la cui vetta si perde nei cieli e il granello di sabbia oscura calpestato sotto i piedi dei passanti”.

La giovane religiosa spiegava poi com’era riuscita a superare quel complesso: “Il buon Dio non può ispirare desideri inattuabili, perciò posso, nonostante la mia piccolezza, aspirare alla santità”.

Una piccola via totalmente nuova

Teresa riconosceve che innanzitutto era necessario “sopportarmi tale quale sono con tutte le mie imperfezioni”, e allo stesso tempo voleva “cercare il mezzo di andare in cielo per una via ben dritta, molto breve, una piccola via tutta nuova”.

La religiosa scriveva in un momento in cui i nuovi motori e la rivoluzione industriale stavano trasformando il mondo.

In modo del tutto geniale, trovava proprio nelle scoperte della sua epoca l’immagine che le serviva per trovare la vita per giungere a Dio.

“Siamo in un secolo di invenzioni”, scriveva la religiosa carmelitana; “non vale più la pena di salire gli scalini, nelle case dei ricchi un ascensore li sostituisce vantaggiosamente”.

“Vorrei anch’io trovare un ascensore per salire la dura scala della perfezione”.

L’ascensore

Santa Teresa riconosceva di aver cercato nei libri e nella Bibbia indicazioni per scoprire questo “ascensore” e di aver trovato la risposta parafrasando le parole di Gesù nel Vangelo: “Se qualcuno è piccolissimo, venga a me”.

“’Come una madre carezza il suo bimbo, io vi consolerò, vi poserò sul mio cuore e vi terrò sulle mie ginocchia’. Mai parole più tenere, più armoniose hanno allietato l’anima mia: l’ascensore dì che deve innalzarmi fino al cielo sono le vostre braccia, Gesù! Per questo non ho bisogno di crescere, al contrario bisogna che resti piccola, che lo divenga sempre più”.

“Fiducia e amore”

Papa Benedetto XVI, noto ammiratore di Santa Teresina, ha sintetizzato in due parole il segreto dell’ascensore per il Cielo: “fiducia e amore” (cfr. Udienza generale, 6 aprile 2011).

“Fiducia come quella del bambino che si abbandona nelle mani di Dio, inseparabile dall’impegno forte, radicale del vero amore, che è dono totale di sé, per sempre”.

Come ha scritto Santa Teresa in una delle sue poesie, “Amare è dare tutto, e dare se stesso”.

Ora anche voi avete trovato l’ascensore per salire al Cielo.

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