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Le immagini e i luoghi più miracolosi di Roma

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Asia-CC BY-SA 4.0 / Public domain

Maria Paola Daud - pubblicato il 19/07/22

Durante la “Piaga di Giustiniano” (peste), i cristiani pregavano giorno e notte davanti a reliquie, luoghi e immagini

Nel corso della storia di Roma, si sono susseguiti vari tipi di epidemie e pandemie. Studi recenti sostengono che la caduta dell’Impero romano aiutò molto una delle pesti che provocò più decessi, la “Piaga di Giustiniano”, più nota come peste bubbonica.

Questo flagello costava la vita a circa 10.000 abitanti al giorno. I cristiani chiedevano aiuto a immagini sacre di Cristo o della Madonna, pregavano giorno e notte davanti alle reliquie più apprezzate della fede e realizzavano lunghi pellegrinaggi. La fede di queste persone colpite dalle varie malattie era così grande che le loro voci sofferenti vennero a volte ascoltate.

Ecco alcune delle immagini e dei luoghi sacri a cui la gente accorse con fede a Roma.

Scala Santa e Sancta Sanctorum

“NON EST IN TOTO SANCTIOR ORBE LOCUS” (In tutto il mondo non esiste luogo più santo) è l’iscrizione che si trova su una lastra marmorea nella cappella Sancta Sanctorum, che trae il suo nome dalla grande quantità di reliquie che ospita. La cappella si trova al di sopra della Scala Santa.

La Scala Santa, o Scala Pilati, ha 28 gradini di marmo che appartenevano al palazzo di Ponzio Pilato, e come molte delle reliquie sacre venne portata a Roma da Gerusalemme da Sant’Elena.

Reliquie di Cristo nella basilica di Santa Croce in Gerusalemme

Gran parte della Croce, frammenti della grotta della Natività e del Santo Sepolcro, la falange del dito di San Tommaso, il patibolo del buon ladrone e due spine della Corona di Gesù sono reliquie che si trovano in questa basilica, portate da Gerusalemme da Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino, nel 325 d.C..

Castel Sant’Angelo

Nel 590 d.C. Roma venne devastata dalla peste, e il Papa esortò tutto il popolo a realizzare una processione per pregare per la fine della terribile piaga. In quel momento l’arcangelo Michele apparve nella parte più alta del castello in tutto il suo splendore. L’arcangelo sfoderò la sua spada, e questo gesto venne interpretato dal Papa come l’annuncio della fine della peste.

Subito dopo l’apparizione, la peste smise di flagellare Roma, e il Pontefice, per commemorare questo fatto, fece collocare sulla cima del castello la statua lignea dell’angelo, sostituita in seguito da quella attuale di bronzo.

Il Cristo miracoloso della chiesa di San Marcello

Nella notte tra il 22 e il 23 maggio 1519, la chiesa subì un violento incendio che la ridusse in cenere. All’alba la gente si avvicinò desolata a vedere la tragica scena delle macerie ancora fumanti. Il crocifisso appeso all’altare principale venne ritrovato provvidenzialmente intatto, illuminato dalla lampada a olio che, pur se rovinata dalle fiamme, ardeva ancora ai suoi piedi. Si gridò immediatamente al miracolo.

Ma questo non fu l’unico miracolo avvenuto al crocifisso. Quello successivo risale all’anno 1522, quando una terribile peste flagellò così violentemente la città di Roma che si temeva che perdesse completamente i suoi abitanti.

Il Cristo venne portato in processione dalla chiesa alla basilica di San Pietro. La processione durò vari giorni, e quando il crocifisso tornò al suo posto la peste cessò, e Roma venne salvata dallo sterminio.

Madonna Salus Populi Romani

La Madonna Salus Populi Romani, come indica il suo nome, è la Madonna protettrice di Roma. Si tratta di un’icona bizantina che secondo la tradizione è stata dipinta da San Luca.

Si trova nella basilica di Santa Maria Maggiore, ed è sempre stata venerata come immagine miracolosa. Nel 593 Papa Gregorio I la portò in processione perché cessasse la peste che stava flagellando Roma in quel momento. Nel 1571, Papa Pio V pregò davanti all’icona per implorare la vittoria nella battaglia di Lepanto. Nel 1837, Papa Gregorio XVI pregò la Madonna perché ponesse fine all’epidemia di colera. Il 15 marzo 2020, Papa Francesco ha pregato davanti a questa immagine per implorare la fine della pandemia di Covid-19.

La Madonna dell’Arco

Questa immagine si trova nel santuario più piccolo di Roma, che al suo interno può ospirare solo 10 persone.

Il 9 luglio 1796 mosse prodigiosamente gli occhi, fenomeno a cui assistettero vari testimoni anche nei giorni successivi.

Il fatto venne confermato da un processo canonico dell’autorità ecclesiastica (lo stesso accadde con altre 25 “Madonnine”), e il luogo divenne meta di pellegrinaggio. All’epoca lo Stato Pontificio era minacciato dalle forze francesi, e l’evento venne interpretato come un cattivo presagio, confermato circa due anni dopo quando Roma venne effettivamente conquistata dalle truppe di Napoleone.

Madonna di San Sisto o Madonna Avvocata

Si trova nella chiesa di Santa Maria del Rosario a Monte Mario.

Del VII secolo, è uno degli esempi più antichi di arte bizantina. La Aghiosoritissa, la Madre

di Dio dell’urna santa, fa riferimento al santuario di Costantinopoli, dove veniva custodita l’urna con la cintura sacra appartenuta alla Vergine.

L’icona fu oggetto di grande devozione anche perché, come la Salus Populi Romani, si ritiene sia stata dipinta da San Luca.

Il crocifisso che parlò a San Camillo de Lellis

Attualmente il crocifisso si trova nella chiesa della Maddalena. All’epoca di San Camillo, la croce era collocata in una stanza dell’ospedale San Giacomo degli Incurabili. Il santo, insieme ai suoi compagni, andava a pregare lì tutti i giorni. Qualcuno ebbe l’imprudenza di toglierlo dalla parete e collocarlo dietro una porta, gesto che ferì profondamente San Camillo.

Cristo, però, accorse a consolarlo in sogno. Quella stessa notte, infatti, Camillo sognò che il crocifisso era stato separato dalla croce, e andandogli incontro lo confortò: “Non avere paura, vai avanti, perché questo non è il tuo lavoro, ma il mio!”

Per tutta la sua vita, Camillo rivolse le sue preghiere a Cristo crocifisso, affidandogli anche i malati.

Santuario della Madonna della Medaglia Miracolosa

Nel 1842, nella basilica di Sant’Andrea delle Fratte si è verificata l’unica apparizione certificata della Vergine Maria nella Città Eterna. Una bella donna, riconosciuta come la Madonna della Medaglia Miracolosa, è apparsa sull’altare dedicato a San Michele all’ateo di origine ebraica Alphonse Marie Ratisbonne.

“Non ho mai letto un’unica pagina della Bibbia: tutto quello che so è che quando sono entrato in chiesa ignoravo tutto, e quando ne sono uscito vedevo tutto chiaramente”, ha dichiarato dopo l’accaduto.

Ratisbonne decise di convertirsi al cattolicesimo e di battezzarsi, in seguito divenne sacerdote e partì per la Palestina per convertire ebrei e musulmani, morendo il 16 maggio 1884.

Il crocifisso miracolo della basilica di San Paolo fuori le Mura

Nel 1349, mentre si trovava in pellegrinaggio a Roma, Santa Brigida andò a pregare nella basilica di San Paolo per chiedere l’approvazione da parte del Papa della regola di un ordine religioso che intendeva fondare. Mentre pregava ai piedi della croce insieme alla figlia Caterina, Brigida a un certo punto entrò in estasi. In quel momento ricevette delle rivelazioni che avrebbero incluso le “Quindici Orazioni della Passione”, la cui devozione si sarebbe poi ampiamente diffusa. Miracolosamente, il Cristo della croce girò il Suo volto verso di lei, esortandola nel suo progetto di fondazione.

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