Possiamo chiederci come sia possibile raggiungere un’unione mistica con Dio, o perfino se sia possibile.
Il nostro dubbio può portarci a ricorrere a libri e manuali con istruzioni per trovare il segreto di questa unione mistica.
San Bonaventura credeva che l’unione mistica fosse qualcosa che si raggiungeva non attraverso la ricerca, ma solo con la resa allo Spirito Santo.
Il grande santo ha spiegato i suoi pensieri in un libro intitolato Itinerario della mente a Dio.
Nel mondo moderno possiamo essere tentati di pensare che esista una formula particolare che ci aiuterà a raggiungere un’unione mistica con Dio, ma San Bonaventura non pensava che fosse possibile, e ha ribadito il suo punto di vista per cui questa esperienza non si può trovare nella ricerca o seppellendosi in esercizi intellettuali.
“Se poi mi domandi come possano avvenire queste cose, interroga la grazia, non la dottrina; il desiderio, non l’intelletto; il gemito della preghiera, non l’attenta lettura; lo sposo, non un maestro; Dio, non un uomo; la caligine, non la chiarezza; non la luce, ma il fuoco che brucia tutto e tutto trasporta in Dio con il rapimento della pietà e l’amore ardentissimo. Questo fuoco è Dio e il suo camino è in Gerusalemme. Cristo lo accende col fuoco della sua ardentissima passione”.
L’unione mistica con Dio dev’essere vista più come un dono che come qualcosa da imparare o raggiungere sulla base dei nostri meriti.
Attraverso la grazia di Dio e il fuoco del nostro amore, possiamo avvicinarci a Dio ed essere uniti a Lui in questa vita come nella prossima.