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Cosa significa concretamente essere discepoli di Gesù?

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don Luigi Maria Epicoco - pubblicato il 04/08/22

Ci risponde il Vangelo di oggi: "Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua".

Vangelo di venerdì 5 agosto 2022 (Dedicazione Basilica di Santa Maria Maggiore)

Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. Qual vantaggio infatti avrà l’uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? O che cosa l’uomo potrà dare in cambio della propria anima? Poiché il Figlio dell’uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e renderà a ciascuno secondo le sue azioni. In verità vi dico: vi sono alcuni tra i presenti che non morranno finché non vedranno il Figlio dell’uomo venire nel suo regno».

(Matteo 16,24-28)

Cosa significa in termini estremamente concreti essere discepoli di Gesù? A questo proposito sembra rispondere la pagina del Vangelo di oggi:

Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.

Essere discepoli di Cristo potremmo dire che comporta due movimenti esistenziali essenziali. Il primo è “rinnegare se stessi”. In senso letterale può sembrare una parola brutta, un modo di farsi male, di non valorizzarsi e così via.

Ma il vero significato di “rinnegare se stessi” è nella capacità che dovremmo tutti avere di essere “liberi da noi stessi”.

Chi sono le persone veramente libere da se stesse? Quelle che sanno anche dirsi dei no. Rinnegare quindi è sapersi dire dei no.

Il secondo tempo del discepolato è nel “prendere la propria croce e seguire Gesù”. Il verbo “prendere” implica la scelta di assumersi la responsabilità di ciò che c’è nella vita.

Significa smettere di subire le cose e affrontarle. Si è cristiani quando si affrontano le cose senza più vittimismi, specialmente tutte le cose che ci sono accadute e che non abbiamo scelto.

E una volta fatto questo che si fa? Il Vangelo dice che bisogna “seguirlo”. Ciò sta a significare che non sappiamo fin dall’inizio dove stiamo andando e qual è la cosa giusta da fare.

E’ un percorso quotidiano in cui di volta in volta capiamo cosa è meglio fare, senza improvvisare ma seguendo Gesù passo passo. 

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