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Il Cardinal Becciu: «Il Papa vuole reintegrarmi nelle mie funzioni» 

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BECCIU

Claude TRUONG-NGOC (CC BY-SA 4.0) | Antoine-Mekary-ALETEIA

i.Media per Aleteia - pubblicato il 22/08/22

Il Porporato sardo ha dichiarato di aver ricevuto una telefonata dal Santo Padre con la quale è stato invitato al prossimo Concistoro.

Il cardinal Angelo Becciu, che si era visto sottrarre le prerogative di cardinale elettore da papa Francesco nel settembre 2020, ha affermato che il Santo Padre l’ha convitato alla riunione di tutti i cardinali del mondo (29-30 agosto), e che intende reintegrarlo in seno al Collegio cardinalizio – questo è quanto è stato riportato dalla stampa italiana il 22 agosto 2022. Contattato da i.Media, l’Ufficio Stampa della Santa Sede non ha voluto commentare. 

Secondo L’Unione Sarda, in occasione di una messa a Golfo Aranci, in Sardegna, il 21 agosto, l’ex sostituto procuratore della Segreteria di Stato ha annunciato la propria presenza al Concistoro del 27 agosto, e all’incontro che seguirà. 

Attualmente indagato per sottrazione di fondi, abuso di potere, associazione a delinquere e subornazione di testimone, ancora nel bel mezzo di un processo condotto dal Tribunale del Vaticano, il cardinale sardo non ha mai cessato di reclamare la propria innocenza. 

Il cardinale Becciu si è visto ritirare le prerogative di cardinale elettore – non potrebbe partecipare a un eventuale conclave – il 24 settembre 2020. Dall’apertura del processo detto “dell’immobile di Londra”, nel luglio 2021, è sià stato audito in quattro udienze dedicate a lui. L’ex sostituto procuratore – numero 3 del Vaticano – era il più alto responsabile in carica al momento della controversa acquisizione dell’immobile. Per la sua difesa, egli ha insistito sul fatto che aveva agito seguendo i consigli dell’Ufficio amministrativo incaricato delle questioni finanziarie – diretto da mons. Alberto Perlasca –, ma anche quelli di Fabrizio Tirabassi, officiale dello stesso. 

Gli inquirenti della Santa Sede rimproverano pure all’alto prelato di aver autorizzato il finanziamento – per la somma di 600mila euro dalla Santa Sede e di 225mila euro per la Conferenza Episcopale Italiana – alla cooperativa del proprio fratello a Ozieri, mediante la Caritas locale sarda. Somme che non sarebbero state utilizzate in maniera appropriata. Ancora una volta, proclamando la sua innocenza, il cardinale Becciu ha riconosciuto di aver fatto pervenire delle somme, ma con fini unicamente caritativi. 

In ultimo, le sue relazioni con Cecilia Marogna – consigliera diplomatica informale impiegata su istanza del Sardo e accusata dalla giustizia vaticana di “sottrazione di fondi” – hanno interpellato alcuni. Dopo aver in un primo momento invocato il segreto pontificio, il cardinale Becciu ha negato ogni liaison sentimentale ed ha spiegato la missione della donna nella liberazione di una religiosa presa in ostaggio in Mali

«Spero con tutto il cuore che sia innocente» 

Fin dall’inizio dell’inchiesta, l’alto prelato ha denunciato le “calunnie” di cui si dice vittima, evocando un «massacro mediatico senza precedenti». Egli ha pure dichiarato di presentarsi davanti al tribunale con “fiducia” nell’istituzione e «a testa alta, con una coscienza chiara»; egli ha pure dichiarato la sua «totale volontà di cercare la verità e di parlarne», perché quest’ultima possa risplendere «il più rapidamente possibile». 

In un’intervista con la radio spagnola Cope, il 1º settembre 2021, papa Francesco aveva dichiarato, a proposito del cardinale Becciu: «Spero con tutto il cuore che sia innocente». Nell’occasione il Papa aveva ricordato che il Sardo era stato uno dei suoi collaboratori più stretti – successivamente Sostituto Procuratore della Segreteria di Stato, poi prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi –, e che aveva “una certa stima” per lui personalmente, soprattutto perché l’aveva «molto aiutato». 

Prima dei riti del giovedì santo del 2021, celebrati il 1º aprile, il Papa aveva posto un gesto inatteso recandosi negli appartamenti privati dell’ex Sostituto Procuratore al fine di celebrarvi la Santa Cena. 

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio] 

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