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Cosa intende il Papa per “colonizzazione ideologica”? 

papież Franciszek przesłał kondolencje po śmierci Elżbiety II

ALESSIA GIULIANI / ipa-agency.ne/Press Association/East News

Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 16/09/22

IL DIZIONARIO DI PAPA FRANCESCO / E' un pensiero che richiama le dittature. E preoccupa molto il pontefice

Una «colonizzazione ideologica» sta trasformando in peggio il mondo, e lo sta facendo in modo subdolo: più volte lo ha denunciato Papa Francesco. 

Non basata sull’uso della forza fisica

La parola colonizzazione, evoca l’invasione di un popolo sul territorio di un altro popolo e impongono ad esso i propri usi e costumi. Questa, secondo il Papa è la stessa cosa che sta avvenendo oggi nel mondo, ma è «ideologica», e non basata sull’uso di forza fisica. 

L’ “ingresso” a gamba tesa nel popolo

Il Papa spiega così questa invasione nel mondo odierno: «Entrano in un popolo con un’idea che niente ha da fare col popolo; sì, con gruppi del popolo, ma non col popolo, e colonizzano il popolo con un’idea che cambia o vuol cambiare una mentalità o una struttura».

Il caso del gender

Una colonizzazione ideologica che da almeno sette anni il Papa denuncia, è quella del gender – cioè l’azzeramento delle identità sessuali – nelle scuole. «Perché prendono, prendono proprio il bisogno di un popolo o l’opportunità di entrare e farsi forti, per mezzo dei bambini».

Il libro di scuola

«Vent’anni fa – ha detto il pontefice – nel 1995, una Ministro dell’Istruzione Pubblica aveva chiesto un prestito forte per fare la costruzione di scuole per i poveri. Le hanno dato il prestito a condizione che nelle scuole ci fosse un libro per i bambini di un certo livello. Era un libro di scuola, un libro preparato bene didatticamente, dove si insegnava la teoria del gender. Questa donna aveva bisogno dei soldi del prestito, ma quella era la condizione».

Balilla e Hitleriani

Il Papa ha citato Balilla e Gioventù Hitleriana. «Ma non è una novità questa. Lo stesso hanno fatto le dittature del secolo scorso. Sono entrate con la loro dottrina. Pensate ai Balilla, pensate alla Gioventù Hitleriana. Hanno colonizzato il popolo, volevano farlo. Ma quanta sofferenza. I popoli non devono perdere la libertà. Il popolo ha la sua cultura, la sua storia; ogni popolo ha la sua cultura. Ma quando vengono condizioni imposte dagli imperi colonizzatori, cercano di far perdere ai popoli la loro identità e fare una uguaglianza» (Famiglia Cristiana, 2015).

Polen, Parade vor Adolf Hitler

“Scuola di indottrinamento”

Ciò che è successo al popolo di Dio, ha sottolineato in una messa a Santa Marta Papa Francesco, «accade ogni volta che sorge nella Terra una nuova dittatura culturale o ideologica che è una colonizzazione».

«Pensate», ha fatto notare il Papa senza fare nomi, «a quello che hanno fatto le dittature del secolo scorso in Europa» e alle «scuole di indottrinamento» che ne sono nate. 

I “guanti bianchi”

Il Papa ha spiegato: «Si toglie la libertà, si decostruisce la storia, la memoria del popolo e si impone un sistema educativo ai giovani. Tutte: tutte fanno così. Anche con i guanti bianchi, alcune: che so, un Paese, una Nazione chiede un prestito, ‘no, ma io ti do, ma tu, nelle scuole, devi insegnare questo, questo, questo’, e ti indicano i libri; libri che cancellano tutto quello che Dio ha creato e come lo ha creato». 

«Cancellano le differenze, cancellano la storia: da oggi si incomincia a pensare così. Chi non pensa così, anche, chi non pensa così, va lasciato da parte, anche perseguitato» (Avvenire, 2017).

La liberazione da queste nuove schiavitù

Durante la Messa del Crisma a San Pietro, nel 2019, Papa Francesco davanti a vescovi, cardinali e sacerdoti è tornato a denunciare con forza le colonizzazioni ideologiche, il mal sottile che dal di dentro, lentamente, sta mutando la società. «Oggi le città si imprigionano non tanto a punta di lancia, ma con i mezzi più sottili di colonizzazione ideologica. Solo l’unzione della nostra cultura propria, forgiata dal lavoro e dall’arte dei nostri antenati, può liberare le nostre città da queste nuove schiavitù». 

Le 4 categorie

Commentando il Vangelo Papa Francesco ha ricordato che nella visione evangelica della folla l’evangelista Luca «indica quattro grandi gruppi che sono destinatari preferenziali dell’unzione del Signore: i poveri, i prigionieri di guerra, i ciechi, gli oppressi». 

In quest’ultima categoria, quella degli oppressi, dei prigionieri, il pontefice ha collocato coloro che sono resi ciechi dalla colonizzazione ideologica, tema che in questi anni di pontificato stato ricorrente nella predicazione di Bergoglio (Il Messaggero, 2019).

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