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“In Viaggio” il film di Gianfranco Rosi sul Papa (VIDEO)

Locandina In Viaggio Rosi

21Uno Film

Lucandrea Massaro - pubblicato il 03/10/22

Il regista di Fuocoammare e Notturno ripercorre tutti i viaggi di questo pontificato ricostruendo nelle tappe del Papa un messaggio di ascolto dei poveri, per la pace e per un mondo più giusto. Dal 4 ottobre al cinema.

Nel 2013, appena eletto, Papa Francesco va a Lampedusa. Nel 2021 compie un importante viaggio in Medioriente, in Iraq e Kurdistan. Sono gli stessi luoghi che il regista pluripremiato Gianfranco Rosi ha scelto di raccontare in film come Fuocoammare e Notturno. Il film è stato presentato in anteprima fuori concorso al Festival di Venezia 2022. In sala uscirà il 4 ottobre, il giorno di San Francesco, distribuito da 01 Distribution.

Una antologia della speranza

Papa Francesco in 9 anni di pontificato ha compiuto 37 viaggi visitando 59 paesi. Italia, Brasile, Cuba, Stati Uniti, il continente africano e il sud est asiatico, i suoi itinerari seguono il filo rosso dei temi centrali del nostro tempo: la povertà, la natura, le migrazioni, la condanna di ogni guerra, la solidarietà. Gradualmente si compone il racconto di quello che è oggi il mondo.

In una sorta di Via Crucis, Francesco è testimone della sofferenza del mondo e sperimenta la difficoltà di fare di più, oltre al conforto delle sue parole e della sua presenza. Gianfranco Rosi ripercorre i viaggi del Papa visionando i filmati che li documentano. Nell’osservare il Papa che guarda il mondo, Rosi imposta un dialogo a distanza tra il flusso dell’archivio dei viaggi del Papa, le immagini del suo cinema, l’attualità e la storia recente. Creando un equilibrio tra lo scorrere del tempo lineare e la memoria del cinema.

Le tappe

Un esempio di questa “cronaca penitenziale” è il viaggio del 2014, in Terra Santa, per israeliani e palestinesi è il momento di avere il coraggio della pace, di intraprendere un percorso di educazione in cui l’esclusione e lo scontro lascino il posto all’inclusione e all’incontro, perché la legittimazione dei diritti di ciascuno, di esistere e godere di sicurezza entro confini internazionalmente riconosciuti, è alla base della libertà e della dignità di tutti i popoli. Bisogna attendere il 2022 perché un premier israeliano rilanci quel processo di pace. I semi hanno bisogno di tempo per germogliare, anche uno stato forte e progredito ha bisogno della pace e della concordia per prosperare.

Anche il duro attacco alle lobby delle armi durante il discorso al congresso USA nel 2015, oggi risuona profetico.

Un concetto ribadito più recentemente a proposito degli “schemi di guerra” per parlare dell’attuale conflitto russo-ucraino, la richiesta di perdono dopo aver chiesto le “prove” per quello che riguardava le accuse mosse nei confronti del vescovo Barros nell’ambito di uno scandalo relativo ad abusi nella Chiesa cilena, oltre alle più recenti scuse mosse ai nativi nei territori canadesi per quello che riguardava il triste passato delle scuole residenziali indigene: “Per il male loro arrecato da quei cristiani, tra cui molti cattolici, che in passato hanno collaborato alle politiche di assimilazione forzata e di affrancamento dei governi dell’epoca”.

Cinematografo

In viaggio” di Gianfranco Rosi, Selezione Ufficiale | Fuori Concorso al Festival di Venezia, è prodotto da 21Uno Film e Stemal Entertainment con Rai Cinema. Il montaggio è di Fabrizio Federico.

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