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Quando Cristo apparve in cielo in Messico dopo un terremoto

milagro ocotlan

Diocesis de Tenancingo

Jaime Septién - pubblicato il 04/10/22

Dopo 175 anni, “il prodigio di Ocotlán” continua ad animare la fede dei Messicani

Domenica 3 ottobre 1847, un giorno dopo il terremoto che aveva distrutto quasi tutto il villaggio di Ocotlán, nel Messico occidentale, apparve tra le nubi la figura di Cristo crocifisso.

Da allora quell’evento, durato più o meno mezz’ora e a cui hanno assistito circa 2.000 abitanti di Ocotlán e delle fattorie vicine, è noto come “il prodigio di Ocotlán”.

Durante la Consacrazione

Il sisma aveva lasciato una scia di morte a Ocotlán. Solo la cappella di La Purísima e la zona della tenuta della famiglia Castellanos erano rimasti in piedi. Il popolo accorse in massa a chiedere la misericordia di Dio.

La Messa domenicale veniva celebrata da padre Julián Navarro su un altare improvvisato, all’ombra di un arancio annesso al camposanto della cappella, accanto all’atrio. Al momento della Consacrazione avvenne “il prodigio”.

Visto che la gente era spaventata dal terremoto e dalle scosse di assestamento, aveva perso la casa e seppellito quaranta persone, chiedeva misericordia alla figura perfetta di Cristo crocifisso, e così in quel luogo venne costruito il tempio dedicato al Signore della Misericordia.

Un tempio nei momenti difficili

La costruzione del tempio si verificò subito dopo il “prodigio di Ocotlán”. Va detto che al momento in cui si verificò l’apparizione di Gesù crocifisso il Messico affrontava un momento difficile con l’intervento dell’esercito degli Stati Uniti.

Di fatto, appena tre settimane prima del “prodigio”, l’esercito comandato dal generale Scott aveva sconfitto quello messicano del generale Santa Ana nella battaglia di Chapultepec.

Quando si verificò l’apparizione di Gesù a Ocotlán, villaggio profondamente cattolico, la bandiera del Paese vicino sventolava sul Palazzo Nazionale di Città del Messico.

Dedicazione al Signore della Misericordia

La costruzione del tempio, attualmente parrocchia e santuario, richiese 25 anni. Il 29 settembre 1870 venne dedicato e consacrato, in una cerimonia solenne, a Gesù, Signore della Misericordia.

In quei 25 anni il Paese aveva subìto l’intervento degli Stati Uniti, l’intervento della Francia, la guerra civile, l’impero di Massimiliano d’Asburgo, la sua sconfitta e l’estrema povertà.

Nel giardino della cappella di La Purísima in cui prima si trovava il camposanto venne eretto nel XX secolo un monumento al Signore della Misericordia, passaggio obbligato per migliaia di pellegrini che si recano al santuario, in ginocchio, a baciare il pavimento in marmo del presbiterio.

Riconoscimento ufficiale

Tra i fedeli cattolici che assistettero all’evento c’era il sindaco di Ocotlán, Antonio Jiménez, che inviò una lettera al governo di Jalisco sull’accaduto. In seguito vennero redatti due fascicoli (nel 1847 e nel 1897) con testimonianze oculari.

Il 29 settembre 1911, l’allora arcivescovo di Guadalajara, José de Jesús Ortiz y Rodríguez, ha firmato il documento che ha avallato l’apparizione di Gesù a Ocotlán e il culto e la venerazione dei fedeli al Signore della Misericordia.

“Dobbiamo riconoscere come fatto storico, perfettamente verificato, l’apparizione della benedetta immagine di Gesù Cristo Crocifisso (…) e che non poteva essere opera di allucinazione o di frode, essendosi verificata in pieno giorno davanti a più di duemila persone”, affermava l’arcivescovo.

Approfittando dell’avallo, monsignor Ortiz y Rodríguez chiedeva ai fedeli di “riunirsi (…), una volta purificate le loro coscienze con i santi sacramenti della Penitenza e della Santa Comunione, e di giurare solennemente alla presenza di Dio, per sé e per i propri discendenti, di celebrare anno dopo anno l’anniversario il 3 ottobre”.

Dal 1912, a Ocotlán si celebrano le feste in onore del Signore della Misericordia, che durano dal 20 settembre al 3 ottobre e in cui si ricorda il “prodigio” e i pellegrini implorano la misericordia divina.

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