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Credi che Dio si possa superare in amore? Prega con fiducia, ti ascolta

BAMBINO CON PANE NELLE MANI

OlegMemo|Shutterstock

don Luigi Maria Epicoco - pubblicato il 05/10/22

Che paradosso: ciò che ci deve rassicurare davanti a Dio, quando lo preghiamo, è la nostra cattiveria. Pur essendo cattivi siamo capaci di dare cose buone a chi amiamo. Cosa dobbiamo dunque aspettarci da Dio che è amore?

Vangelo di Giovedì 6 Ottobre

Poi aggiunse: «Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezzanotte a dirgli: Amico,
prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da
mettergli davanti; e se quegli dall’interno gli risponde: Non m’importunare, la porta è già
chiusa e i miei bambini sono a letto con me, non posso alzarmi per darteli; vi dico che,
se anche non si alzerà a darglieli per amicizia, si alzerà a dargliene quanti gliene
occorrono almeno per la sua insistenza.
Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto.
10 Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. Quale padre
tra voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà
al posto del pesce una serpe? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se
dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre
vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!».

(Luca 11,5-13)

Qual è la paura più grande che ci assale quando preghiamo? Pensare di non essere ascoltati, di trovarci delusi e da soli, di non riuscire ad avere ciò che ci sembra essere un bene per noi. Quando questa paura prende il sopravvento allora la nostra preghiera diventa titubante, ansiosa, intermittente. Anzi pur di non sperimentare nessuna delusione preferiamo non chiedere nemmeno, non pregare più.

Ecco allora che nella pagina del Vangelo di oggi Gesù prende di petto questa paura che può rovinare radicalmente la nostra preghiera:

“Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto”.

E per convincerci a far questo usa un argomento fortissimo:

“Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!”.

È un esercizio che dovremmo fare costantemente: se noi desideriamo qualcosa di buono per noi o per chi amiamo, forse Dio non ci supera forse in amore e in bontà?

Noi che siamo buoni a giorni alterni, non dovremmo essere tranquilli se ciò che conta lo domandiamo a Colui che è buono sempre, e proprio per questo è chiamato “Dio fedele”? La vera preghiera è preghiera fiduciosa, non preghiera di convincimento.

La base della preghiera è l’amore, non la paura.

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