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Il modo giusto di recitare il rosario secondo Benedetto XVI 

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Rido | Shutterstock

Philip Kosloski - pubblicato il 19/10/22

Papa Benedetto XVI ha offerto qualche consiglio per pregare bene il rosario e praticare così costruttivamente la propria devozione mariana.

Se la preghiera del Rosario è relativamente semplice, papa Benedetto XVI ritiene ciononostante che esista un modo “giusto” di pregarla. Se ne fece portavoce in un discorso del maggio 2008 proprio sulla preghiera del Rosario: 

Il Rosario, quando è pregato in modo autentico, non meccanico e superficiale ma profondo, reca infatti pace e riconciliazione. Contiene in sé la potenza risanatrice del Nome santissimo di Gesù, invocato con fede e con amore al centro di ogni Ave Maria.

Per Benedetto XVI, il modo autentico di pregare il Rosario passa dalla contemplazione e meditazione dei misteri di Cristo. 

Con Maria si orienta il cuore al mistero di Gesù. Si mette Cristo al centro della nostra vita, del nostro tempo, delle nostre città, mediante la contemplazione e la meditazione dei suoi santi misteri di gioia, di luce, di dolore e di gloria.

Nella sua lettera apostolica Rosarium Virginis Mariæ, San Giovanni Paolo II, citando san Paolo VI, considerava anch’egli la contemplazione come la chiave per pregare il Rosario in maniera corretta: 

Il Rosario, proprio a partire dall’esperienza di Maria, è una preghiera spiccatamente contemplativa. Privato di questa dimensione, ne uscirebbe snaturato, come sottolineava Paolo VI: « Senza contemplazione, il Rosario è corpo senza anima, e la sua recita rischia di divenire meccanica ripetizione di formule e di contraddire all’ammonimento di Gesù: ‘Quando pregate, non siate ciarlieri come i pagani, che credono di essere esauditi in ragione della loro loquacità’ (Mt 6, 7). Per sua natura la recita del Rosario esige un ritmo tranquillo e quasi un indugio pensoso, che favoriscano nell’orante la meditazione dei misteri della vita del Signore, visti attraverso il Cuore di Colei che al Signore fu più vicina, e ne dischiudano le insondabili ricchezze ».(14)

Mette conto di soffermarci su questo profondo pensiero di Paolo VI, per far emergere alcune dimensioni del Rosario che meglio ne definiscono il carattere proprio di contemplazione cristologica.

Pregare il rosario in maniera contemplativa non è sempre facile, e facilmente ricadiamo nelle nostre vecchie abitudini. Ciononostante, il punto sta sempre nel progredire nella vita spirituale, facendo quello che possiamo, con la grazia di Dio, per pregare il Rosario contemplando i misteri della vita di Gesù. 

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]

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