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RASSEGNA STAMPA / Meno della metà dei sacerdoti cattolici statunitensi confida nel proprio vescovo

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Catholic priest – confession – Nun – Pope Francis at Madison Square Garden

© Antoine Mekary / ALETEIA

<p> Confession before the Celebration of Mass at Madison Square Garden in NYC - Pope Francis Papal trip to the USA</p>

i.Media per Aleteia - pubblicato il 25/10/22

Ogni giorno, Aleteia offre una selezione di articoli scritti dalla stampa internazionale sulla Chiesa e le questioni principali che preoccupano i cattolici nel mondo. Le opinioni e i punti di vista espressi in questi articoli non sono quelli degli editori.

Martedì, 25 ottobre 2022

1. Meno della metà dei sacerdoti cattolici statunitensi confida nel proprio vescovo

2. In Spagna, la pressione sociale promuove le richieste di eutanasia

3. “Vatican Girl”, il documentario di Netflix su una scomparsa di 40 anni fa

4. Papa Francesco può sopravvivere al complotto dei cardinali “scismatici”?

5. Il tributo e l’avvertimento alle religioni di Emmanuel Macron

1Meno della metà dei sacerdoti cattolici statunitensi confida nel proprio vescovo

Un nuovo studio del clero cattolico negli Stati Uniti mostra una diffusa sfiducia nei confronti dei vescovi, con appena il 49% degli intervistati che dice di confidare nel proprio vescovo. Lo studio, condotto da sociologi della Catholic University of America, si è concentrato sul benessere dei sacerdoti cattolici e sul loro rapporto con la Chiesa e i suoi responsabili alla luce della crisi degli abusi sessuali. Sono stati intervistati 10.000 membri del clero, e le risposte ricevute da 191 diocesi sono state 3516. I ricercatori hanno poi condotto 100 interviste di follow-up. 8 sacerdoti su 10 sono stati descritti come “fiorenti” sulla base di dieci domande che valutavano la loro “felicità e soddisfazione di vita, salute mentale e fisica, senso di significato e obiettivo, carattere, virtù e rapporti sociali stretti”. “Sono felice nella mia vita. Vi trovo la vera gioia. Amo quello che faccio”, ha detto un sacerdote ai ricercatori. Il 45% dei presbiteri ha invece mostrato almeno un sintomo di burnout, e 1 su 10 sintomi gravi di questo disturbo. Il clero religioso ha meno probabilità di soffrire di burnout: un terzo dei religiosi di questo tipo mostra almeno un indicatore, rispetto alla metà del clero diocesano. I sacerdoti più giovani sono più inclini a soffrire di burnout rispetto a quelli più anziani. Un importante fattore negativo nella valutazione del benessere dei sacerdoti è stata la mancanza di fiducia nei loro vescovi, che ha portato a una riduzione dell’11,5% del benessere sacerdotale. Questi atteggiamenti sono particolarmente acuti quando si tratta di temere che un sacerdote possa essere falsamente accusato di abusi sessuali e che il vescovo non lo aiuti ad affrontare e confutare le accuse. Lo studio ha anche mostrato alti livelli di sostegno a rigorose politiche contro gli abusi sessuali.

The Tablet, inglese. 

2In Spagna, la pressione sociale promuove le richieste di eutanasia

Gorety Pazos González, esperta di medicina familiare e di cure palliative, parla al IV Corso di Bioetica e Oncologia della Fondazione Paolo VI di Madrid, che, in linea con l’insegnamento della Chiesa, cerca di offrire alternative all’eutanasia, legalizzata in Spagna nel 2021. L’organizzazione offre formazione agli oncologi clinici e a tutti i professionisti e volontari coinvolti nella cura dei malati di cancro. In un’intervista con Alfa y Omega, la González spiega che nella professione medica “ogni giorno, praticamente tutte le decisioni implicano un aspetto etico: se iniziare un trattamento, se sospenderlo, quali pazienti richiedono un trattamento più aggressivo o meno, la questione dell’autonomia del paziente, ecc.”. L’esperta nota che “i medici sono sempre più consapevoli della necessità di una formazione in questo campo etico, soprattutto dopo l’approvazione della legge sull’eutanasia”. Per via della scarsità di tempo e del sovraccarico di lavoro, tuttavia, di solito viene data priorità ad altre formazioni più tecniche. Da quando l’eutanasia è stata legalizzata in Spagna in nome, secondo il legislatore, di una “richiesta sociale chiara e sostenuta”, la González lamenta l’aumento dell’“eutanasia camuffata da sedazione palliativa”, vista come una rapida soluzione a una serie di problemi come “la pressione delle cure o la mancanza di mezzi, da parte delle famiglie stesse o del paziente che improvvisamente ha fretta di togliersi di mezzo perché si sente un peso”. La pressione sociale gioca quindi un ruolo importante nelle richieste di porre fine alla propria vita: “Un paziente con una buona famiglia e un sostegno sociale ed economico avrà una fine molto diversa rispetto a uno con le stesse patologie e complicazioni, ma con meno sostegno sociale, familiare ed economico”. L’esperta di cure palliative vorrebbe anche vedere un migliore sostegno pubblico per il ricovero a casa, perché lunghi soggiorni ospedalieri aumentano il rischio di infezione, disorientamento e depressione, e potrebbero quindi portare a più richieste di eutanasia. Questi temi delicati sono oggetto di discussione in molti Paesi europei, che studiano la possibilità di elaborare leggi su come porre fine alla propria vita. 

Alfa y Omega, spagnolo.

3“Vatican Girl”, il documentario di Netflix su una scomparsa di 40 anni fa

Quello che c’è da sapere sul nuovo documentario di Netflix che racconta la storia della misteriosa sparizione, nel 1983, di Emanuela Orlandi, 15enne che a tutt’oggi è l’unica cittadina vaticana ritenuta scomparsa.

America Magazine, inglese.

4Papa Francesco può sopravvivere al complotto dei cardinali “scismatici”?

Alcuni cardinali anziani, profondamente insoddisfatti dell’esito della fase 2021-2022 del Sinodo mondiale sulla Sinodalità della Chiesa cattolica, sembrano desiderare che l’intero progetto venga meno. 

National Catholic Reporter, inglese.

5Il tributo e l’avvertimento alle religioni di Emmanuel Macron

Sullo sfondo della guerra in Ucraina, il Presidente della Repubblica Francese ha visitato Roma e ha incontrato Papa Francesco per la terza volta, approfittando del suo viaggio per affrontare alcune questioni.  

Le Figaro, francese.

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